Bloccato ad Assisi un taglieggiatore della ‘ndrangheta.
C’è anche un imprenditore di Crotone, da tempo residente a Santa Maria degli Angeli, nella maxi indagine contro la ndrangheta denominata “Stige” che ha permesso alla sezione antimafia di Catanzaro di mettere le mani sulla cosca Farao-Marincola, tramite l’arresto di 169 persone tra Italia e Germania.
L’imprenditore 46enne fermato ad Assisi sarebbe accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, e sembrerebbe aver all’associazione ‘ndranghetista “Cosca Giglio di Strongoli”, a cui fa capo Salvatore Giglio che è tutt’ora detenuto.
Come si legge in una nota del gip di Catanzaro, l’uomo “provvedeva ad avvicinare imprenditori – per conto di Giuseppe Giglio, figlio di Salvatore – e titolari di lavori privati e pubblici del territorio di Strongoli, al fine di formulare le richieste estorsive con il compito di avvisare circa la presenza di forze dell’ordine nel paese“.
Un episodio che riporta in primo piano la possibilità di infiltrazioni mafiose in Umbria, dove non è la prima volta che che le indagini conducono a personaggi legati alla cosca calabrese.