Il virus viola anche la clausura. Lo riporta la Nazione di oggi che riferisce di come al Monastero delle suore francesi di Santa Coletta, ad Assisi, quattro religiose di 30, 57, 72 e 82 anni, sono risultate positive al tampone.
Per la monaca 72enne, in particolare, è stato necessario il ricovero all’ospedale di Foligno mentre per le altre, che comunque starebbero bene, il sindaco, Stefania Proietti, ha firmato le ordinanze per l’isolamento obbligatorio all’interno del convento. Due le possibili ‘strade’ del contagio al vaglio dell’Asl: la presenza di un prete francese, loro ospite, a inizio marzo. Ma il religioso, ora rientrato in Francia, non sarebbero positivo. Una delle suore a fine febbraio, inoltre, si era sottoposta a visite mediche all’ospedale di Foligno che potrebbe rappresentare un’altra strada di ingresso del Covid19 in convento. Nella città Serafica, uno dei luoghi rimasti più ‘indenni’ dal Covid19, nonostante il primo caso sospetto in un B&B, sono complessivamente 27 i casi positivi, di questi 21 in isolamento, tre ricoverati stando ai dati ufficiali delle Regione, uno è guarito e fortunatamente non si è registrato alcun decesso. Ma adesso con il contagio entrato in convento quello delle suore di Santa Coletta, al pari delle sorelle di Parano, dove ieri sera si è registrata la tragica morte di una religiosa di 103 anni, potrebbe diventare un altro caso da monitorare attentamente da parte delle autorità sanitarie che tengono i fari puntati sulle Rsa.
In particolare a Castelgiorgio, nel centro per malati di Alzheimer “Non ti scordar di me” ci sono 12 contagi su 44 ospiti; positivi anche dieci operatori mentre un ospite è stato tra le prime vittime del Covid nella zona. A Porano, il convento di san Bernardino è anche un ospizio per suore: una è deceduta, 4 sono positive, come specifica il sindaco Marco Conticelli che smentisce i dati diffusi dalla Regione che aveva parlato di 13 suore contagiate. Si attendono i tamponi sulle altre suore e i risultati certi per il personale. Infine nella casa di riposo Mosca di Gubbio due casi di positività tra gli operatori. L’assessore alla sanità Luca Coletto, a fronte della richiesta di adottare misure aggiuntive per contenere l’espansione del contagio nell’Orvietano ha specificato che «la nostra attenzione è sempre alta su tutto il territorio e non ci siamo nel modo più assoluto dimenticati di Orvieto e di Giove. «La Regione ricorda ha stilato un Piano ad hoc proprio per la gestione dei casi di positività al Covid nelle strutture residenziali». Per Giove, Coletto chiarisce: «La positività è stata riscontrata tra i componenti di 4 famiglie per un totale di 12 soggetti. A questi si aggiungono altri 7 casi non collegati. Sono stati effettuati 34 tamponi e 4 soggetti sono ricoverati».