Caravaggio viene anche in Umbria. Un tour per teatri che attraversa l’Italia. Uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi lunedì 9, alle 21. E chi più di Vittorio Sgarbi potrebbe prenderci per mano nel viaggio attraverso la vita tormentata di Michelangelo Merisi. Una vera e propria pièce teatrale per la regia di Angelo Generali, visual artist Tommaso Arosio, prodotto dalla Promo Music in collaborazione con la Versiliana Festival. E la proiezione di alcune opere, tra le più emblematiche, che Sgarbi ha scelto per dipanare il suo filo affabulatore.
Ecco una anticipazione dell’autore: «Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio».
Ha lavorato la luce come una materia, un anticipatore inconsapevole della tecnica fotografica.
Due delle prossime tappe:
– giovedì 12 al teatro comunale di Belluno;
– venerdì 13 al gran teatro di Padova.