Il consigliere regionale Thomas De Luca: “Un’altra battaglia vinta dal Movimento 5 Stelle”
“Un’altra battaglia vinta dal M5S. Finalmente anche in Umbria cade il tabù dell’installazione di pannelli fotovoltaici e impianti di energie rinnovabili nei centri storici. È stata una strada lunga e siamo dovuti passare per il Parlamento facendoci promotori degli emendamenti al decreto semplificazioni per obbligare la Regione a fare ciò che si era rifiutata di fare”. Lo dichiara il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S), facendo riferimento all’atto approvato dalla Seconda commissione dell’Assemblea legislativa.
“A febbraio 2022 – spiega De Luca – la maggioranza e l’assessore Morroni avevano bocciato la nostra mozione sulle ‘Modifiche al regolamento regionale n.2/2015 circa il divieto di installazione impianti fotovoltaici e solare termico nei centri storici’ che chiedeva di testo eliminando il divieto a priori all’installazione di impianti solari termici e di impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici nei centri che rivestono valore storico e culturale sottoponendo invece a valutazione paesaggistica prescrittiva e non ostativa gli interventi previsti”.

“Anche Vincenzo Bianconi – continua De Luca – ha presentato una mozione a settembre 2022 per portare le istanze delle aree come Norcia soggette a vincolo ambientale. Non ci siamo dati per vinti e abbiamo continuato a lottare facendo squadra insieme ad altri portavoce regionali del M5S promuovendo la presentazione di un emendamento alla Dlgs 17/2022 ‘Salva-bollette’. L’emendamento approvato dal Parlamento ha sbloccato la situazione su tutto il territorio nazionale. Rimaneva in Umbria il regolamento regionale 2/2015 a complicare la vita dei cittadini e la transizione ecologica. Ieri la II commissione ha espresso parere favorevole alla modifica del comma 5 dell’art.21 che ora permette l’installazione di impianti solari termici senza serbatoio di accumulo esterno e fotovoltaici a scopo di autoconsumo. La dimostrazione – conclude De Luca – che la lotta paga, che con la pazienza si ottengono risultati impensabili e che i fatti sono coerenti con le parole contenute nelle modifiche statutarie dell’art.11-ter sulla crisi climatica. Questo per me è fare politica”.