Ha vinto anche in Umbria: i gazebo ribaltano i risultati dei circoli
Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd. Si è imposta sull’avversario Bonaccini con il 53,8% delle preferenze rispetto al 46,2% ottenuto dal governatore dell’Emilia Romagna.
La candidata ha vinto a Roma, Milano, Napoli e Bologna, ma anche in Liguria, e fin dai primi dati registrati risultava avanti sull’avversario in 14 regioni.
In Umbria la Schlein supera leggermente il 51%, mentre Bonaccini si ferma al 48,6%. Nella Regione hanno votato alle primarie oltre 17 mila persone. La nuova segretaria ha stravinto nella provincia di Terni e vinto nei comuni di Perugia, Foligno, Todi, Magione, Città della Pieve, Passignano, Assisi.
Il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha vinto a Città di Castello, Marsciano, Cascia, Spoleto, Gualdo Tadino, Piegaro, Tuoro, Castiglione del Lago, Panicale, Corciano, Gubbio.
In Umbria Elly Schlein ha ottenuto i seguenti risultati: a Perugia 1.680 voti contro i 1.078 di Bonaccini mentre a Terni 1.390 contro i 762 del presidente dell’Emilia Romagna. Con questi dati sono eletti membri dell’Assemblea nazionale del partito, per l’Umbria, 5 della lista che sosteneva Elly Schlein” (Bistocchi Sarah, Serantoni Luca, Spadoni Mariella, Vannini Andrea e Malafoglia Francesca) e 4 della lista Bonaccini ( Bettarelli Michele, Ranfa Elena, Filipponi Francesco e Ciombolini Claudia).

Ex parlamentare europea e oggi deputata, è stata anche ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna. Dal volontariato negli Stati Uniti fino alla campagna elettorale regionale del 2020 e a quella nazionale del 2022, ecco la sua storia molto ben narrata da ilpost.it: per alcuni anni non ha fatto parte del Pd: si era iscritta appositamente per candidarsi alle primarie.
Schlein ha 37 anni, è nata a Lugano, in Svizzera. Suo nonno materno era Agostino Viviani, partigiano e poi rispettato senatore del Partito Socialista. Il nonno paterno invece emigrò negli Stati Uniti da Leopoli, che oggi si trova in Ucraina, per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei. La madre è italiana, mentre il padre è statunitense.
Schlein arrivò in Italia a 19 anni e si stabilì a Bologna, dove ha studiato giurisprudenza. Fu in quegli anni che diventò politicamente attiva: fu eletta due volte nel Consiglio di facoltà come rappresentante degli studenti, e nel 2008 partecipò come volontaria della campagna elettorale di Barack Obama per diventare presidente degli Stati Uniti.
Nel 2011 Schlein si laureò in giurisprudenza con una tesi sulle persone straniere detenute nelle carceri italiane. Dopo una breve carriera come giornalista di cinema, nel 2013 diventò la figura più riconoscibile di OccupyPd, un movimento formato soprattutto da giovani attivisti e attiviste del partito che si opponevano all’eventualità di un governo di «larghe intese» con il centrodestra. Schlein si fece notare a tal punto che riuscì a entrare nella direzione nazionale del partito, nella quota riservata alle persone vicine a Pippo Civati, e poi a candidarsi alle europee: nel maggio del 2014 ottenne 53mila preferenze, una montagna di voti per una 29enne quasi sconosciuta fino a pochissimo tempo prima.
Al Parlamento Europeo Schlein si è occupata soprattutto di immigrazione. Per due anni fu la relatrice dei Socialisti europei alla riforma del regolamento di Dublino, la principale norma europea sul diritto di asilo. In quel periodo di Schlein si parlò soprattutto a causa dei suoi contrasti con la Lega: ci fu un video che circolò parecchio, pubblicato nel gennaio del 2020 e in cui Schlein affrontava Salvini sulla gestione dei migranti.