Un passo indietro del referente provinciale. Congresso più vicino
Dopo quasi sette mesi alla guida della Lega in provincia di Terni, Nico Nunzi è sempre più distante dal partito di maggioranza relativa. Si è cancellato da tutte le chat interne.
Un passo indietro destinato a fare rumore anche se il diretto interessato si trincera dietro un no comment. Raggiunto al telefono dal Corriere dell’Umbria si limita a dire che non ha nulla da dire e che semmai sono altri, a cominciare dal segretario regionale Caparvi, che dovrebbero chiarire la situazione.
L’ex sindaco di Otricoli aveva preso il testimone dalle mani di Barbara Saltamartini nell’aprile 2021 quando il direttivo regionale del partito gli aveva conferito l’incarico di referente provinciale.
Nunzi in questi mesi ha lavorato sodo su tesseramento e organizzazione rafforzando la presenza del partito in città e su tutto il territorio provinciale.
Poi è scoppiato il caso Melasecche con l’espulsione dalla Lega e lo strappo che si è ricucito solo qualche giorno fa grazie all’intervento dello stesso Matteo Salvini. E così già dalle prossime ore l’assessore dovrebbe lasciare l’assemblea legislativa dell’ Umbria mantenendo però il suo posto nella giunta Tesei.
Un posto per il quale, di recente, si era parlato anche di Nunzi. E ora, con il ritrovato accordo tra il Carroccio e Melasecche, quest’ultimo sarebbe tentato da una maggiore presenza nel partito sul territorio. In poche parole lo spazio nel partito per il referente provinciale si è ridotto sempre di più.
Su un suo possibile disimpegno occorrerà aspettare le mosse di Virginio Caparvi che della Lega è il segretario regionale.
In ogni caso la tensione nella Lega è destinata a salire visto che è ormai imminente il congresso provinciale che dovrà ridiscutere gli assetti di potere interni. Sullo sfondo anche il prossimo rinnovo del consiglio provinciale.
Quattro anni fa il centrodestra non riuscì a conquistare palazzo Bazzani, ma stavolta si vuole centrare l’obiettivo a tutti i costi.