Pronto anche ad accettare la guida del consiglio comunale
Il Psi dell’Umbria prosegue il lavoro preparatorio in vista delle prossime elezioni regionali. Dopo l’incontro con il Segretario Nazionale del Partito, Enzo Maraio, che ha condiviso la necessità di rilanciare la proposta socialista in Umbria, il direttivo regionale – unitamente alle Federazioni Provinciali di Perugia e Terni – è impegnato sul piano dell’elaborazione dei punti programmatici e delle alleanze politiche, per costruire, da subito, un’ampia area riformista, aperta alle esperienze civiche e territoriali, che sappia superare il perimetro dell’attuale centro-sinistra, proponendo ai cittadini umbri un’alternativa seria e credibile, in grado di contrastare la progressiva avanzata della destra populista e sovranista nella nostra regione.
A partire dall’Umbria – dice il Psi – sentiamo il dovere di riaffermare, oggi più che mai, i valori costituzionali di uguaglianza e libertà, quasi quotidianamente posti sotto attacco da continue invettive e politiche che rischiano di alimentare un sentimento di paura e di crescente rassegnazione tra i cittadini, anche nella nostra regione.
Per tali ragioni, i socialisti umbri sono pronti – sin d’ora – a presentare le loro proposte per il progresso e lo sviluppo della nostra comunità regionale, potendo proporre anche una propria candidatura alla guida della Regione dell’Umbria, in grado di coniugare comprovata capacità amministrativa e rappresentatività politica. La candidatura che sarebbero pronti a proporre è quella di Luciano Bacchetta, ex sindaco di Città di Castello ed ex presidente della Provincia.
«Non entro in giunta, ma sono a disposizione per un ruolo istituzionale». Si “candida” a fare il presidente del consiglio comunale, l’ex sindaco Luciano Bacchetta, che ha passato il testimone al suo vice, Luca Secondi, e la Provincia è stata affidata fino alle elezioni di dicembre al vicepresidente, Sandro Pasquali.
E guardando al proprio futuro politico Bacchetta, poi, è pure pronto anche a farsi avanti: «Mi candido per il Psi regionale. Una sfida difficile che però accetterei volentieri, perché è importante ampliare l’area riformista e moderata del centrosinistra per renderlo più forte e competitivo».