Così il consigliere regionale dopo la bocciatura della proposta di legge Bori – De Luca
“La maggioranza a trazione leghista continua a fornire prove non edificanti all’interno dell’Assemblea legislativa, esprimendo voti e posizioni ideologiche e caratterizzate da irragionevole rigidità nelle proprie posizioni”. Lo dichiara il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd – vicepresidente dell’Assemblea) facendo riferimento alla seduta consiliare svoltasi ieri a Palazzo Cesaroni.
“I consiglieri regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Tesei presidente e Forza Italia hanno ritenuto – spiega Bettarelli – di bocciare la proposta di legge sull’adattamento ai cambiamenti climatici, ritenendo già sufficienti le iniziative assunte dalla Giunta, e non vagliando neppure nel merito le proposte che l’iniziativa dei colleghi Bori e De Luca avanzava. Sarebbero state ‘irrealizzabili e velleitarie’ anche le concrete misure proposte da Vincenzo Bianconi rispetto allo sviluppo della produzione di energie rinnovabili e degli alimenti primari di qualità sostenibili, tanto che la sua mozione è stata sbrigativamente liquidata e bocciata dai gruppi di maggioranza”.
“Ma l’opaca prova politica della maggioranza non si è fermata qui, sconfinando nella schizofrenia ideologica quando si è trattato di votare due proposte omogenee: bocciata quella da me firmata rispetto agli alti costi dell’energia affrontati dagli impianti natatori dell’Umbria ed approvata invece a furor di popolo quella analoga, casualmente depositata dalla Lega, sugli strumenti di sostegno agli interventi di efficientamento energetico degli impianti sportivi per contrastare gli effetti del caro-energia. Stessi obiettivi, analogo lo spirito, ma esito opposto in sede di voto solo a causa del gruppo politico che ha presentato l’atto di indirizzo”.
“Era peraltro apparso chiaro fin dall’apertura dei lavori – conclude Michele Bettarelli – che lo spirito dei gruppi che sostengono la Giunta Tesei era orientato non al confronto, ma solo al conseguimento di propri e particolari interessi. Era chiaro dal voto sulla legge della Giunta sugli impianti per le telecomunicazioni predisposta dall’assessore Fioroni: un testo intoccabile, rispetto al quale i molti emendamenti dell’opposizione sono stati respinti, rifiutando qualunque contributo e punto di vista divergente da quello dell’Esecutivo. Era dunque chiaro fin dal principio che sarebbe stato meglio cambiare canale”.