A Vallo di Nera multe per 219 mila euro, ma il 2025 segna una brusca frenata. I residenti chiedono più controlli per la sicurezza stradale
Nel 2024 Vallo di Nera si è ritrovato al centro delle statistiche nazionali per un dato singolare: il rapporto tra numero di abitanti e proventi da sanzioni stradali. Con 219.944 euro incassati dalle multe, a fronte di appena 327 residenti, la media è stata di circa 673 euro a testa. Una cifra che ha collocato il borgo umbro all’ottavo posto in Italia, secondo uno studio del Centro ricerche enti locali ripreso da Rai Umbria.
Alla base del risultato, l’autovelox fisso installato all’ingresso del paese, che in pochi mesi ha registrato centinaia di violazioni. Nel 2025, però, il quadro è cambiato radicalmente: i proventi si sono fermati a 28.854 euro, complice lo stop temporaneo dell’apparecchiatura, reso necessario dalla mancanza di personale per la gestione delle pratiche.
L’amministrazione comunale, che utilizza il sistema a noleggio, è al lavoro per bandire una nuova gara e riattivare quanto prima i controlli. La questione non è soltanto economica: per i cittadini, il dispositivo rappresenta un presidio di sicurezza su un tratto di strada considerato pericoloso per traffico e velocità.
Non solo. Dalla comunità locale è arrivata anche la richiesta di posizionare un secondo autovelox nella frazione di Piedipaterno, lungo un rettilineo dove auto e moto tendono a spingere sull’acceleratore, aumentando i rischi di incidenti.
Il caso di Vallo di Nera dimostra come, nei piccoli centri, l’impatto di un autovelox possa incidere in maniera rilevante sia sul bilancio comunale che sulla percezione di sicurezza, dividendo però l’opinione pubblica tra chi lo considera un “bancomat” per il Comune e chi lo ritiene uno strumento indispensabile per la tutela della comunità.








