Il racconto di una 33enne perugina a processo per lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale
La 33enne che lo scorso 10 ottobre, a conclusione di una serata turbolenta in un bar di Corciano, era stata arrestata per lesioni personali e rapina ai danni della titolare dell’esercizio e denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, ha raccontato la sua storia personale nel corso del processo per direttissima, a suo carico, che si è celebrato nel Tribunale di Perugia.
La giovane ha raccontato di un inferno durato cinque anni, durante il quale ha subito due stupri ed stata usata come cavia per la droga dall’ex fidanzato. Le avrebbe somministrato Ketamina per testarne gli effetti. «Voleva controllare l’effetto…» ha riferito la 33enne.
L’imputata non ha cercato attenuanti al suo comportamento del 10 ottobre e si è assunta le sue responsabilità. Era ubriaca ed ha aggredito la proprietaria del bar, rea – a suo avviso -, di non averla aiutata dopo aver subito una aggressione fuori dal locale.
L’avvocato della donna ha annunciato che la giovane è intenzionata ad iniziare un percorso di riabilitazione e recupero, insieme alla famiglia, che le permetta di superare le difficoltà in cui si trova al momento.
Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato l’arresto e ha rimesso in libertà l’imputata. Il processo riprenderà il 5 dicembre.