Il cittadino albanese era già conosciuto da residenti e commercianti per episodi di violenza: bloccato in stato di alterazione dopo l’ennesimo intervento delle forze dell’ordine
Era da tempo una presenza inquietante in piazza Grimana, al centro di numerose segnalazioni per comportamenti aggressivi e minacce verso clienti e commercianti. Lunedì sera, 19 maggio, il 34enne cittadino albanese è stato finalmente arrestato dai Carabinieri della Stazione di Perugia Fortebraccio dopo aver aggredito gli stessi militari intervenuti per calmarlo.
La scena si è svolta sotto gli occhi allarmati dei frequentatori della piazza, che hanno chiamato il 112 per segnalare un uomo in evidente stato di alterazione psicofisica – presumibilmente dovuta all’alcol – che disturbava pesantemente i clienti di un bar. Un episodio che sembrava l’ennesima replica di un copione già noto, con il soggetto in questione protagonista di ripetute minacce e atteggiamenti violenti nei giorni precedenti.
All’arrivo dei Carabinieri, supportati inizialmente dalla Guardia di Finanza, l’uomo ha rifiutato ogni invito a calmarsi o ad allontanarsi, reagendo invece con violenza. Ha aggredito i militari, costringendoli a immobilizzarlo con forza per evitare ulteriori rischi per sé e per i presenti.
Portato al Comando Provinciale, è stato arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la notte trascorsa in camera di sicurezza, l’arresto è stato convalidato e il giudice del Tribunale di Perugia ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di firma. Intanto, proseguono gli accertamenti per fare piena luce su tutti gli episodi precedenti e valutare eventuali altri provvedimenti.
La comunità che vive e lavora in piazza Grimana, da tempo esasperata da una situazione ormai insostenibile, spera che l’arresto rappresenti un punto di svolta. Ma resta aperta una questione più ampia: quanto devono durare queste “zone franche” dell’illegalità prima che si intervenga con decisione?