La Regione li ha già anticipati ma il Governo non li ancora rimborsati
La proiezione dei costi nella sanità entro la fine del 2022 presenta un billing di spesa di 200 milioni di euro . L’incremento dei costi extra, non previsto, è dovuto al difficle periodo del Covid e in particolar modo ai rincari energetici .
Investimenti e costi sostenuti durante il corso dell’anno che l’assessorato ha già sborsato e che dovrebbe vedersi riconosciuti nel riparto dei fondi e nei rimborsi promessi dal governo Draghi che aveva destinato alla sanità del Paese allocando un budget di 5 milairdi.
L’assessore Coletto ha spiegato “È opportuno approfondire l’analisi dei conti perché sì, i costi sono in aumento, come evidenziato per altro da tempo. Nulla a che vedere con disavanzi o squilibri, si tratta di soldi spesi per il Covid e per i rincari per i quali sono stati annunciati rimborsi per 5 miliardi dal governo”. Che ancora non si vedono. Ma da dove arriva la stima dei 200 milioni? Una previsione passibile di modifiche, si diceva, ma che per una quota parte, quella del caro bollette, rischia di essere al ribasso.
“L’emergenza – ha ribadito – è finita con apposito decreto ma continuano i ricoveri, ci diano almeno i Dgr per posto letto. I costi fanno subito ad aumentare. C’è anche la spesa per la gestione dei pazienti post covid e le liste d’attesa che si sono accumulate. Oltre 100 milioni da riavere. Poi i rincari dell’energia, che non riguardano solo gli ospedali ma tutte le altre strutture sanitarie, distretti e via di seguito. La stima è già ad oggi una cifra ragguardevole ma la variabile bollette potrebbe far crescere ulteriormente la spesa. Altro fattore da non sottovalutare e considerare: l’Umbria dopo la Liguria è la seconda regione per tasso di popolazione anziana. È questo significa spesa sanitaria in aumento. Il mio obiettivo è di mantenere e migliorare il livello delle prestazioni ottimizzando i costi”..