In manette due tunisini con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio
Non si sono fermati all’alt impartito dagli agenti della Polizia di Stato, forzando il posto di controllo in corso in zona via Settevalli. È accaduto la scorsa notte quando due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Perugia, impegnati nelle attività di controllo del territorio, hanno visto sopraggiungere a velocità sostenuta un’auto e hanno impartito l’alt. Il veicolo è parso dapprima rallentare ma, improvvisamente, il conducente ha bruscamente accelerato fuggendo via.
Immediata la reazione degli agenti che, dato l’allarme alla Sala Operativa, si sono messi all’inseguimento dell’auto.
La folle corsa del veicolo in fuga è proseguita ad altissima velocità, tra manovre pericolose, lunghi tratti percorsi contromano, frenate improvvise e repentini cambi di direzione. Gli agenti sono riusciti a non perderla di vista fino a quando il conducente, in zona San Martino in Campo, ha perso il controllo del mezzo finendo in un campo.
Nonostante l’urto violento, l’autista ed il passeggero sono riusciti ad uscire dall’abitacolo cercando di fuggire a piedi. Sono riusciti a percorrere solo pochi metri prima di essere fermati dagli operatori.
Non è stato facile per gli agenti contenere i due uomini che hanno iniziato a colpirli violentemente, con calci e pugni. Nonostante l’atteggiamento di resistenza, i poliziotti sono riusciti a farli salire sulle auto di servizio e li hanno accompagnati in Questura per le procedure di identificazione.
I fermati, due cittadini extracomunitari di origini tunisine – classe 1976 e 1989, sono risultati gravati da numerosi pregiudizi per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
Da ulteriori controlli è emerso che il 33enne aveva con sé un involucro contenente hashish ed un piccolo bilancino di precisione.
Il 46enne, invece, è stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza di oltre 30 cm, di un pacchetto contenente sostanza da taglio, di un involucro contenente residui di una sostanza che è risultata essere – dalle analisi condotte dalla Polizia Scientifica – del tipo cannabinoidi.
Gli operatori hanno inoltre rilevato che la targa del veicolo era stata modificata per renderla “invisibile” ai controlli nelle banche dati; questo non ha impedito ai poliziotti di individuare compiutamente l’auto, risultata peraltro priva di copertura assicurativa.
Le numerose bottiglie di birra vuote trovate all’interno dell’abitacolo e il forte alito vinoso del conducente hanno indotto a chiedere l’ausilio della pattuglia della Polizia Stradale. Invitato a sottoporsi ai controlli dell’alcoltest, si è rifiutato di effettuare il test.
Terminati tutti i controlli dovuti, il 33enne è stato tratto in arresto per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale ed è stato sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente.
Il 46enne, invece, anch’egli arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto di armi e/o oggetti atti ad offendere e guida in stato di ebrezza alcolica. È stato inoltre sanzionato per la mancanza dell’assicurazione e denunciato per le modifiche alle targhe.
Sottoposti a rito direttissimo, il Giudice ha convalidato l’arresto.