Parte un piano sperimentale nell’area via Alessi–Cartolari–della Viola: informatori civici, pulizia, controlli e dialogo tra residenti e locali
Il Comune di Perugia prova a riscrivere le regole della movida nel centro storico, avviando un piano sperimentale che punta a ricucire lo strappo tra chi abita e chi anima le serate cittadine. L’intervento partirà entro giugno nella zona compresa tra via Alessi, via Cartolari e via della Viola, dove il problema dei rumori, del degrado urbano e dei comportamenti incivili si fa sentire con più forza, soprattutto nelle ore notturne.
Il piano – illustrato dall’assessore Fabrizio Croce nel chiostro di San Fiorenzo davanti a residenti e gestori di locali – si muove su più fronti: maggiore pulizia, sensibilizzazione, monitoraggio e un impegno concreto a favore del decoro. Gesenu ha già rafforzato la raccolta dei rifiuti con passaggi più frequenti e avvisi informativi bilingue per facilitare il rispetto delle regole anche da parte di turisti e affittuari temporanei. Proprio quest’ultimo aspetto è sotto osservazione: si sospettano affitti brevi non regolamentati, che aggravano la convivenza nel quartiere.
Tra le novità principali, l’introduzione degli informatori civici: figure incaricate di dialogare con le persone, prevenire e segnalare comportamenti molesti, ma senza funzioni repressive. Non sostituiranno la polizia, che continuerà i controlli ordinari, ma fungeranno da tramite tra cittadini, locali e istituzioni. In parallelo, operai comunali saranno impegnati nella rimozione di scritte e graffiti per migliorare l’aspetto della zona.
Dal fronte dei locali è arrivata la richiesta di poter prolungare l’orario di apertura oltre l’attuale limite dell’1:30. Il Comune apre uno spiraglio, ma chiede in cambio responsabilità: gestione efficace dei servizi igienici e contrasto agli usi impropri degli spazi pubblici dopo la chiusura.
Non mancano le critiche: alcuni residenti, soprattutto di aree escluse dal piano come Porta Sole e via Mattioli, chiedono che le misure non si limitino a una sola zona e che venga applicato in modo rigoroso il regolamento di polizia urbana, con multe per chi sporca, disturba o danneggia. La richiesta è chiara: oltre alla prevenzione, serve anche il pugno duro.
Il piano sarà monitorato nelle prossime settimane. Se funzionerà, potrebbe essere esteso ad altre zone sensibili della città. L’obiettivo dichiarato resta uno solo: rendere possibile una convivenza sostenibile tra chi il centro lo abita e chi lo vive per svago, senza rinunciare al decoro e alla qualità della vita.