Per il Tribunale Civile di Perugia le lesioni riportate dal bimbo furono causate dal ritardato intervento con parto cesareo
Il Tribunale Civile di Perugia ha riconosciuto un maxi risarcimento alla famiglia di un bimbo di 2 mesi che morì, sette anni fa, a causa di errori commessi all’ospedale di Perugia durante il parto.
Per i giudici il decesso del piccolo fu determinato da “gravi lesioni encefaliche di tipo ipossico-ischemico acuto in nesso causale con il ritardato intervento con parto cesareo da parte dei sanitari intervenuti”.
Una sentenza che accoglie quanto sostenuto dai legali della famiglia: ai medici era noto il malposizionamento in utero del feto e questo avrebbe dovuto convincerli ad optare per un parto cesareo ma, malgrado gli accertamenti ecografici e i tracciati eseguiti la mattina del parto evidenziassero uno stato di criticità, tale decisione non è stata presa dai sanitari se non quando, a distanza di ore, si è dovuto procedere in regime di emergenza.