Quotidiano Dell'Umbria
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
    • Musica
    • Arte
    • Teatro
    • Libri
  • Opinioni
  • Salute
Facebook Twitter Instagram
  • Perugia
    • Corciano
  • Terni
    • Amelia
      • Lugnano in Teverina
    • Narni
    • Acquasparta
  • Foligno
    • Spello
    • Trevi
    • Montefalco
    • Bevagna
    • Nocera Umbra
  • Assisi
    • Bastia Umbra
    • Cannara
  • Città di Castello
    • San Giustino
    • Umbertide
    • Montone
  • Gubbio
    • Gualdo Tadino
  • Orvieto
  • Spoleto
  • Valnerina
    • Norcia
    • Cascia
  • Todi
    • Marsciano
    • Deruta
    • Collazzone
    • Massa Martana
  • Trasimeno
    • Castiglione del Lago
    • Città della Pieve
    • Magione
    • Panicale
    • Passignano sul Trasimeno
    • Piegaro
    • Tuoro sul Trasimeno
Facebook Twitter Instagram YouTube
Quotidiano Dell'Umbria
Login
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca

    Orvieto, spaccio di droga tra minorenni, nei guai 7 giovanissimi

    Settembre 30, 2023
    10.0

    Aveva pubblicato sui social un video choc dopo un incidente, indagato un 50enne di Ascoli

    Settembre 30, 2023
    10.0

    Celebrato a Perugia San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato

    Settembre 29, 2023

    Perugia, trovato in possesso di sostanza stupefacente, 26enne sanzionato dalla Polizia di Stato

    Settembre 29, 2023

    Spello, denunciato 71enne che guidava in stato di ebbrezza

    Settembre 29, 2023
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
    • Musica
    • Arte
    • Teatro
    • Libri
  • Opinioni
  • Salute
Facebook Twitter Instagram YouTube
Login
Quotidiano Dell'Umbria
You are at:Home » L’Università degli Studi di Perugia partecipa alla spedizione alle Svalbard
I partecipanti alla spedizione alle Svalbard
Perugia

L’Università degli Studi di Perugia partecipa alla spedizione alle Svalbard

adminBy adminAprile 3, 2023Updated:Aprile 3, 2023Nessun commento5 Mins Read
 
 

Obiettivo preservare la memoria glaciale dell’Artico minacciata dai cambiamenti climatici

Un gruppo internazionale di scienziati ha raggiunto il 1° aprile 2023 il ghiacciaio Holtedahlfonna, nell’arcipelago delle Svalbard, iniziando la preparazione di un campo remoto a 1.100 metri di quota nell’Artico (latitudine 79,15 Nord). La spedizione è guidata dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e coinvolge scienziati del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), dell’Istituto polare norvegese, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università̀ degli Studi di Perugia. L’obiettivo scientifico è raccogliere due carote di ghiaccio di 125 metri ciascuna per comprendere meglio il fenomeno della ‘amplificazione artica’ ovvero del fenomeno dovuto alla riduzione della copertura del ghiaccio marino che ha tra le sue conseguenze il riscaldamento dell’oceano. Questi effetti a catena hanno un impatto sul riscaldamento dell’Artico, anomalo rispetto alle medie globali.

Grazie alla collaborazione con la Ice Memory Foundation, una carota di ghiaccio sarà conservata per i secoli a venire nell’apposito “Ice Memory Sanctuary” in Antartide. Le future generazioni di scienziati avranno così accesso a una carota di ghiaccio di alta qualità per studiare il clima passato del nostro pianeta e anticipare i cambiamentifuturi, anche molto tempo dopo la scomparsa dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale.

 
 

L’arcipelago delle Svalbard, la terra più̀ settentrionale d’Europa, ha subito alcuni dei più̀ gravi aumenti di temperatura degli ultimi decenni. Secondo studi recenti, la temperatura è aumentata di 4-5°C negli ultimi 40-50 anni. Il gruppo internazionale di scienziati che studia le complesse dinamiche di questa “amplificazione artica” è al lavoro sull’Holtedahlfonna, sull’isola di Spitsbergen. Il team sta installando il campo base e domani inizierà la perforazione con l’obiettivo di estrarre due carote di ghiaccio: una per la scienza di oggi, l’altra per le generazioni future. I dati contenuti nei ghiacciai delle Svalbard sono infatti seriamente minacciati dal cambiamento climatico. L’obiettivo è aumentare la comprensione scientifica della ‘amplificazione artica’.

“Miriamo a determinare il ruolo del ghiaccio marino nell’amplificazione artica e il suo impatto sull’atmosfera, in particolare sui processi chimici del bromo e del mercurio. I dati ottenuti saranno confrontati con i dati satellitari sull’estensione del ghiaccio marino e con le misure di accumulo della neve. Inoltre, i modelli di trasporto atmosferico saranno utilizzati per stabilire le possibili aree di provenienza delle due specie chimiche”, spiega Andrea Spolaor, glaciologo e geochimico dell’Istituto di scienze polari del Cnr e capo spedizione alle Svalbard.

Gli scienziati di questa spedizione hanno unito le forze con la Ice Memory Foundation per raccogliere una carota di ghiaccio che sarà conservata, insieme a molte altre provenienti da ghiacciai a rischio in tutto il mondo, per i secoli a venire in un apposito santuario della memoria del ghiaccio in Antartide. Le future generazioni di scienziati dotate di nuove tecnologie e nuove idee di ricerca potranno così continuare a studiare gli archivi di informazioni sul clima e l’ambiente contenute nelle carote di ghiaccio. Le precedenti carote di ghiaccio estratte nello stesso sito hanno fornito registrazioni dettagliate delle condizioni climatiche del passato, tra cui temperatura, precipitazioni e composizione atmosferica. Tuttavia, gli scienziati stanno attualmente indagando se e come la recente accelerazione degli aumenti di temperatura abbia già avuto un impatto sulla qualità dei segnali climatici e ambientali. I risultati preliminari suggeriscono l’urgenza di raccogliere una carota di ghiaccio da preservare.

“I ghiacciai alle alte latitudini, come quelli dell’Artico, hanno iniziato a fondersi ad un ritmo elevato. Vogliamo recuperare e preservare, per le future generazioni di scienziati, questi straordinari archivi del clima del nostro Pianeta prima che tutte le informazioni che contengono vadano completamente perdute”, spiega Carlo Barbante, paleoclimatologo, direttore dell’Istituto di scienze polari del Cnr, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia e vicepresidente della Ice Memory Foundation.

Gli scienziati opereranno per circa 20 giorni a un’altitudine di 1.100 metri, affrontando temperature che possono raggiungere i -25 gradi. Il sito di perforazione di Holtedahlfonna si trova su un “ice field”, ovvero un’interconnessione di più ghiacciai, relativamente accessibile nell’arcipelago, grazie alla sua vicinanza a Ny-Ålesund, la stazione di ricerca più settentrionale del mondo, attiva tutto l’anno. Gli scienziati intendono raggiungere una profondità di circa 125 metri nel ghiacciaio e ricostruire i segnali climatici degli ultimi 300 anni.

È previsto che una delle carote di ghiaccio di Holtedahlfonna venga conservata in una grotta di neve dedicata presso la Stazione franco-italiana Concordia in Antartide entro il 2024-2025. Gestito congiuntamente dall’Istituto polare francese e dal Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), tale archivio consentirà di conservare naturalmente le carote di ghiaccio a -50°C. Garantirà la conservazione a lungo termine, proteggendo così i preziosi campioni dai rischi di interruzione della refrigerazione che potrebbero accadere se venissero stoccati nei congelatori commerciali in Europa (ad esempio, problemi tecnici, crisi economica ed energetica, conflitti, ecc.).

Le carote di ghiaccio del patrimonio Ice Memory saranno conservate per un periodo di tempo indefinito, nel pieno rispetto del Protocollo di Madrid per la protezione ambientale dell’Antartide. Grazie al “santuario dei ghiacci” della Fondazione Ice Memory, le prossime generazioni di scienziati avranno accesso a carote di ghiaccio di alta qualità per portare avanti ricerche sull’ambiente e sul clima globale. “Il bello dell’iniziativa Ice Memory non è produrre un valore aggiunto in termini di conoscenza odierna, ma creare le condizioni che permetteranno a chi verrà dopo di noi di produrlo”, sottolinea Jérôme Chappellaz, scienziato del clima e presidente della Fondazione Ice Memory. Il patrimonio della Memoria dei Ghiacci – estratto da circa 20 ghiacciai in 20 anni – è destinato a diventare un bene comune dell’umanità e sarà conservato in futuro sotto una governance internazionale.

La spedizione è supportata dagli sponsor tecnici Karpos, Aku e Polibox.

La Ice Memory Foundation è stata fondata da sette istituzioni scientifiche: Università Grenoble Alpes, CNRS, Istituto Nazionale di Ricerca Francese per lo Sviluppo Sostenibile – IRD, Istituto Polare Francese in Francia, Università Ca’ Foscari Venezia, CNR in Italia, Istituto Paul Scherrer in Svizzera ed è gestita dalla Fondazione Università Grenoble Alpes. ice-memory.org

Video di presentazione della spedizione Svalbard 2023: https://youtu.be/SNQRGcBBEGY

Press Kit: https://bit.ly/3nEqQlN

Foto: https://fuga-media-stock.univ-grenoble-alpes.fr/press-room/2023-svalbard/press-kit/#top

Cambiamento climatico Università di Perugia
Share. Facebook Twitter Email WhatsApp
admin
  • Website

Articoli correlati

10.0

Ci sono prese di posizione importanti sui temi ambientali

6 Mins Read
10.0

“Isola d’acqua”, presentato il documentario etnografico sul lavoro dei pescatori del Lago Trasimeno

3 Mins Read
10.0

UniPg, al via i lavori per il “Laboratorio Integrato di Ingegneria Civile e Ambientale”

4 Mins Read

Leave A Reply Cancel Reply

  • Articoli recenti
  • I più letti
10.0
Ottobre 1, 2023

PAC 2000A partecipa al “Trimestre anti inflazione”con l’intera rete di 1.589 punti vendita

Settembre 30, 2023

Orvieto, spaccio di droga tra minorenni, nei guai 7 giovanissimi

10.0
Settembre 30, 2023

La magionese Francesca Cesarini trionfa a “Italia’s Got Talent”

Ottobre 21, 2016

Perugia, International Welcome Day nell’Aula Magna di Palazzo Murena

Ottobre 21, 2016

Spoleto, donna 52enne muore investita da automobile

Ottobre 21, 2016

Da compagno ad aguzzino: uomo allontanato dalla ex convivente

Galleria immagini
10.0
10.0
10.0
10.0
10.0
  • Opinioni
10.0
Settembre 29, 2023

Vita, morte e miracoli di Carosello, padre nobile della pubblicità

10.0
Settembre 25, 2023

Nelle scuole l’Educazione Fisica non è più Cenerentola

10.0
Settembre 25, 2023

2 aprile 1978: La singolare seduta spiritica che disse Gradoli

10.0
Settembre 20, 2023

Giustamente inasprite le sanzioni previste dal Codice della strada

In primo piano
10.0
Opinioni
Settembre 18, 20230

La Pace a tutti i costi chiede Papa Francesco

10.0
Perugia
Agosto 23, 20230

La Sinistra per Perugia: “Ci vuole il coraggio della pace. Cessare subito la guerra”

10.0
Opinioni
Aprile 21, 20230

Il genocidio ucraino programmato dal neoimperialismo di Putin

Archivio mensile
Meteo Umbria

RSS Film e serie TV
  • Spy Kids: Armageddon - Robert Rodriguez rivela perché ha voluto realizzare il reboot
    Robert Rodriguez è tornato a parlare di Spy Kids: Armageddon - disponibile su Netflix - e del perché ha voluto realizzare un reboot della storica saga dopo ben dodici anni. Scopriamo dunque cosa ha dichiarato.
  • The Equalizer 3 - Perché è stata eliminata la nuova storia d'amore di Robert McCall?
    Durante una recente intervista Antoine Fuqua - regista della trilogia The Equalizer - ha rivelato di aver girato alcune sequenze che riguardavano il nuovo interesse amoroso di Robert McCall (Denzel Washington) ma di aver deciso di eliminarle per un motivo ben preciso.
About
About

SMARTMAG

Facebook Twitter Instagram YouTube
Articoli recenti
10.0
Ottobre 1, 2023

PAC 2000A partecipa al “Trimestre anti inflazione”con l’intera rete di 1.589 punti vendita

Settembre 30, 2023

Orvieto, spaccio di droga tra minorenni, nei guai 7 giovanissimi

10.0
Settembre 30, 2023

La magionese Francesca Cesarini trionfa a “Italia’s Got Talent”

Galleria immagini
Privacy Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Cookie Policy
  • Home
  • Contatti
Copyright © 2023 Clever Digital Agency & Global Communication.

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

Sign In or Register

Welcome Back!

Login to your account below.

Lost password?