E’ guerra di opinioni tra sinistra e destra, ma il problema sicurezza rimane ed anche la preoccupazione dei cittadini
Non è certo una buona pubblicità quando un media televisivo ed un programma di opinioni come quello di “Fuori dal Coro” su Rete4, che documenta una situazione di crisi del capoluogo umbro e denuncia casi di criminalità.
A commentare il noto programma televisivo è Il commissario della Lega per la sezione di Perugia, Lorenzo Mattioni, che ha confermato come le le immagini andate in onda rispecchiano fedelmente la situazione che molti cittadini posti quotidianamente a sopportare spaccio, risse, furti e aggressioni che colpiscono vari quartieri, dal centro storico fino a Fontivegge.
Mattioni ha respinto le critiche mosse dalla sinistra, accusandola di voler screditare la trasmissione televisiva e di ignorare deliberatamente i problemi reali del territorio. Ha evidenziato una presunta disparità di trattamento rispetto ad altri programmi giornalistici, come “Report”, accusando l’amministrazione locale di adottare un approccio ideologico e distante dalla vita concreta dei cittadini. L’esponente della Lega ha poi elencato alcune misure che, a suo dire, avrebbero aggravato la situazione: la rimozione di presidi di polizia, l’eliminazione dell’uso del taser per gli agenti, la cancellazione di regolamenti contro l’accattonaggio molesto e la mancanza di un assessore con delega alla sicurezza. Mattioni ha criticato anche alcuni messaggi istituzionali percepiti come favorevoli a politiche di accoglienza senza limiti.Infine, ha ribadito l’impegno del partito nel chiedere più controlli, nuove telecamere, l’impiego dell’esercito con l’operazione “Strade Sicure” e una maggiore presenza delle forze dell’ordine, affermando che la sicurezza deve essere garantita come un diritto.
La replica della sinistra: “Racconto distorto e sensazionalismo mediatico”
Non si è fatta attendere la replica degli esponenti di centrosinistra, che hanno criticato duramente il taglio del servizio televisivo e le strumentalizzazioni politiche derivate. Secondo il Partito Democratico e altre forze progressiste, il programma ha offerto un’immagine distorta e parziale di Perugia, enfatizzando episodi isolati per costruire un racconto sensazionalistico, finalizzato più a creare allarme sociale che a contribuire a un’analisi seria e costruttiva del problema.
“Perugia non è la città fuori controllo descritta da Fuori dal Coro – hanno dichiarato alcuni esponenti del centrosinistra – ma un capoluogo che, come molte altre realtà urbane, affronta sfide complesse in materia di sicurezza e convivenza”. Gli amministratori locali hanno difeso l’operato dell’amministrazione, sottolineando l’investimento in politiche sociali, prevenzione e rigenerazione urbana, e respingendo l’idea che la sicurezza si risolva con l’invio dell’esercito o l’inasprimento dei toni. La sinistra ha inoltre accusato la Lega di sfruttare l’episodio per fare propaganda, senza proporre soluzioni strutturali e sostenibili. “La sicurezza è un diritto, ma deve andare di pari passo con l’inclusione e il rispetto dei diritti umani. Servono politiche intelligenti, non slogan”, hanno concluso.