Eurocommercial risponde alle critiche: il piano valorizza aree dismesse, riduce emissioni e investe su verde, mobilità sostenibile e occupazione
Un progetto di ampliamento che non consuma nuovo suolo, ma recupera e valorizza aree dismesse. È questa la risposta di Eurocommercial a chi critica il piano di sviluppo del Centro Commerciale di Collestrada, accusandolo di essere poco sostenibile. Al contrario, come chiarito in una nota della società, l’intervento si configura come una vera e propria operazione di rigenerazione urbana, in linea con gli strumenti di pianificazione approvati dal Comune di Perugia e dalle principali istituzioni coinvolte.
Il progetto, già formalmente istruito dagli uffici comunali e regionali, prevede zero consumo di suolo e la rinaturalizzazione di oltre 32.000 mq, con interventi ambientali come la regimazione idraulica e la costruzione di una vasca di laminazione per migliorare la sicurezza e la gestione delle acque. Sul fronte energetico, si stima una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 280 tonnellate all’anno e una produzione autonoma da fonti rinnovabili di oltre 900 MWh/anno.
In ambito viabilistico, il piano — sviluppato in coerenza con il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) e il Piano del commercio — prevede interventi strutturali dal valore di circa 12 milioni di euro, totalmente finanziati da Eurocommercial. Le opere includono l’ampliamento delle corsie stradali, modifiche agli svincoli, il raddoppio del sottopasso, nuovi collegamenti ciclopedonali, una velostazione e il riassetto dell’area intorno alla Libreria Grande.
I dati presentati, frutto di analisi modellistiche, mostrano un miglioramento significativo della viabilità: superamento delle aree sature, incremento della velocità media e una rete stradale più sicura. A tutto ciò si aggiunge la futura fermata ferroviaria progettata in sinergia con Regione Umbria, RFI e Eurocommercial, che garantirà l’intermodalità grazie a un parcheggio di interscambio gratuito da 850 posti.
Eurocommercial sottolinea che il piano risponde a una logica di interesse pubblico, promuovendo accessibilità, sostenibilità e competitività del territorio. Oltre agli aspetti ambientali e infrastrutturali, il progetto ha una forte ricaduta socioeconomica: si stimano circa 600 posti di lavoro stabili, 250 impiegati durante il cantiere e un indotto per le imprese locali collegato a un investimento di circa 125 milioni di euro.
La società ribadisce la volontà di mantenere un dialogo trasparente e costruttivo con le istituzioni, chiedendo chiarezza sui prossimi passi da parte della Giunta comunale, che ha sul tavolo il dossier da diversi mesi. “Non si tratta di porre ultimatum – precisa Eurocommercial – ma di rivendicare con rispetto il diritto a ricevere una risposta chiara e definitiva, dopo un percorso condiviso e già approvato nei suoi passaggi fondamentali.”