L’episodio è stato confermato dal segretario regionale della Lega Umbria, l’onorevole Virgilio Marchetti e dal commissario della Lega di Perugia, Riccardo Mattioni
Un grave atto di vandalismo ha colpito la sede della Lega a Perugia. Ignoti hanno danneggiato la serratura della porta d’ingresso e la saracinesca, utilizzando della colla e un pezzo di metallo spezzato, nel probabile tentativo di impedire l’accesso ai locali.
L’episodio è stato confermato dal segretario regionale della Lega Umbria, l’onorevole Virgilio Marchetti, che ha immediatamente sporto denuncia alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per avviare le indagini e raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili.
Secondo le prime ricostruzioni, si ipotizza che l’intento degli autori fosse quello di ostacolare le attività politiche del partito, impedendo l’accesso a materiali e strumenti utilizzati per l’organizzazione di eventi, banchetti informativi e raccolte firme sula contestazione dell’aumento delle tasse da parte della Regione.
Marchetti, insieme al commissario della Lega di Perugia, Riccardo Mattioni, ha sottolineato come il gesto non rappresenti solo un atto vandalico, ma un attacco simbolico e diretto a un presidio di partecipazione democratica. “Colpire una sede politica non significa solo danneggiare un edificio – hanno dichiarato – ma infrangere un principio fondamentale della convivenza civile: il diritto alla libera espressione e alla partecipazione attiva alla vita politica”.
L’episodio ha suscitato reazioni anche nel panorama politico locale, con l’auspicio condiviso che le indagini possano presto portare all’identificazione dei responsabili. Il fatto si inserisce in un contesto più ampio di tensioni sul territorio, dove in passato anche altre forze politiche sono state oggetto di episodi simili, suscitando allarme tra istituzioni e cittadini.
La Lega ha confermato che non intende fermarsi: il calendario di eventi e iniziative politiche proseguirà regolarmente, come segno di presenza e resilienza sul territorio, nonostante quanto accaduto. Resta alta, nel frattempo, l’attenzione sulla sicurezza delle sedi politiche e sulla tutela del confronto democratico.