Il sottosegretario ha definito l’intervista apparsa sul quotidiano nazionale “Fasulla”
Vittorio Sgarbi prende posizione nei confronti di un giornalista “Andrea Spacciari” del Fatto Quotidiano che ha reso la sua intervista pubblicata oggi, un pasticcio a danno della Città di Orvieto. Il sottosegretario alla Cultura nel governo guidato da Giorgia Meloni con rabbia ha definito l’intervista apparsa sul quotidiano nazionale “Fasulla”.
Attraverso una breve telefonata al nostro giornale, riferendosi al documento pubblicato, ha dichiarato “Leggo ora che il Fatto Quotidiano non vuole Orvieto come capitale della cultura. Il giornalista del Fatto Quotidiano ha deciso, con un’intervista fasulla, di attribuire a me un’indicazione sulla città di Orvieto a capitale della cultura, che non potevo dare, semplicemente perché io non faccio parte della commissione che stabilisce quale sarà la capitale italiana della cultura e posso indicare almeno due orientamenti personali.
Il primo orientamento è che la capitale della cultura c’è già perché il destino ha voluto che Nova Gorica annettesse Gorizia facendola diventare capitale europea della cultura. Questa scelta ha significato un peso importantissimo per il Friuli Venezia Giulia, esattamente come quando toccò a matera nel 2019 che non ebbe una Capitale italiana in concorrenza. Quindi la capitale europea ed italiana della cultura è Gorizia. L’insistenza nel volere, anche dell’anno della capitale Europea, fare la capitale della cultura italiana è una cosa che ho espresso al ministero e, partita ai tempi di Franceschini, è ora giunta alla finale con 10 città italiane. Ho espresso l’altro orientamento affermando che le Regioni dove c’erano già state le capitali della cultura, come la Sicilia nel 2018 e l’Emilia nel 2020, non hanno le possibilità reali di avere la capitale italiana, l’Umbria (pur nel mio errore di indicarle e di stabilirle), ha tre importanti città: Spoleto, Assisi e Orvieto che potrebbero essere capitali italiane della cultura e quella del cuore verde è una regione che non ne aveva mai avute. Questo ho detto al giornalista del Fatto Quotidiano “Andrea Sparacciari” che con aria molto confidenziale ha raccolto la mia intervista – battute comprese – dimenticando però le premesse e cioè che la capitale italiana della cultura è la capitale europea. Ho affermato nell’intervista che se il Ministero in tutta la sua automia procede per fare la capitale italiana della cultura, l’Umbria è una regione che ha molte possibilità e, per quello che mi riguarda, Orvieto è la mia prediletta, pur avendo grande considerazione delle capacità di attrazione di Spoleto ed Assisi.
Ho poi semplicemente fatto notare al giornalista che per ben nove volte su nove le capitali italiane della cultura sono state sempre città governate dalla sinistra, inclusa l’ultima con Pesaro che ha vinto contro Vicenza ed Ascoli Piceno. Ed ho aggiunto che non si capisce con quale logica una comissione possa stabilire che Pesaro avesse più titolo di Vicenza o di Ascoli. Ho dichiarato infine che sarebbe l’ora di selezionare una città di Centro destra e questa sarebbe Orvieto: Questo ho detto, confidando nel senso di equilibrio della commissione.
Se il signor Sparaccini del Fatto Quotidiano non voleva Orvieto, allora ha fatto la mossa perfetta, perché indicando Orvieto come una mia proposta farà in modo che sarà candidata un’altra città. Ringraziamo il fatto Quotidiano per aver fatto perdere questa possibilità e come sempre questo giornale non fa informazione ma crea pasticci interpretando le parole in modo diverso da come sono state dette”.
Vittorio Sgarbi ha infine aggiunto “Se il Fatto Quotidiano decide,nella sua natura di “Giornale infetto” di contagiare la gara per le città, che sono 10, indicando Orvieto già vittoriosa e, facendo passare la notizia come se fosse una mia volontà, ha di fatto bruciato la candidatura”
Sgarbi ha ribadito “Riferendosi alla candidatura di Orvieto “ho già spiegato che così non potrà essere, semplicemente perché la commissione agisce per suo conto ed in autonomia. Inoltre ho ribadito il dato di fatto che le commissioni di amici che le hanno presiedute hanno sempre scelto città di sinistra e queste sono cose vere. Se poi Sparaccini non vuole Orvieto ha usato il suo giornale “infetto” per creare questo pasticcio nei confronti della città candidata. Confido nell’equilibrio e nell’autonomia della commissione”.