Approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, entro luglio l’affidamento dell’appalto integrato
Via libera dalla Conferenza dei servizi al progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del Centro polivalente per le Politiche sociali e della famiglia a Orvieto scalo (CePol).
L’intervento, finanziato con 4 milioni 846mila euro di fondi Pnrr destinati alla “Rigenerazione urbana”, prevede la demolizione del fabbricato dell’ex scuola media di Orvieto scalo. Il nuovo edificio si svilupperà su 3 piani fuori terra e si estenderà su una superficie lorda di circa 1565 metri quadrati. In base al progetto approvato redatto dalla società Eutecne srl, l’ingresso principale dell’edificio, posto sul lato di Piazza del Commercio, è protetto da un grande porticato a “L” mentre sul lato opposto si trova l’ingresso indipendente di un piccolo alloggio per la prima emergenza, a supporto del pronto intervento sociale. Al piano terra, oltre all’appartamento, è presente una sala d’attesa con front office e intorno a questa si distribuiscono una sala polivalente, gli spazi destinati al centro sociale e alle associazioni del quartiere, spogliatoi accessibili dall’esterno a servizio degli impianti sportivi, il banco alimentare, 3 uffici e locali tecnici. Al primo e al secondo piano i vari uffici per i servizi sociali, l’Ufficio minori, lo Sportello immigrazione, spazi per i colloqui, sale polifunzionali e sale d’attesa.
Il nuovo edificio pubblico è progettato nel rispetto della normativa per il superamento delle barriere architettoniche e consente l’accessibilità da parte dei diversamente abili. Tra le altre cose, per garantire l’accessibilità dell’edificio alle persone non vedenti e ipovedenti, verrà installata in corrispondenza dell’ingresso una mappa tattile dell’intero edificio che garantirà l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi. La progettazione impiantistica è finalizzata a realizzare un edificio NZEB, “Near zero energy building” con un bilanciamento termico quasi assoluto tra risorse consumate e quelle autoprodotte. Gli impianti di illuminazioni saranno forniti di apparecchiature con ottiche e tecnologie ad alto rendimento, rilevatori di presenza e lampade a basso consumo e tecnologia Led di ultima generazione. Sulla copertura dell’edificio è prevista infine l’installazione di un impianto fotovoltaico con moduli in silicio monocristallino ad alta efficienza.
“Il progetto di fattibilità tecnico ed economica – spiega il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi – è stato ora trasmesso al soggetto validatore per poi essere inviato al Cev che entro luglio dovrà affidare l’appalto integrato per la progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione dei lavori. In questi giorni peraltro ci è stato riconosciuto un ulteriore contributo di 484mila euro, pari al 10% di quello originario, per l’incremento dei prezzi. Il nuovo edificio che è stato pensato – prosegue – risponde prima di tutto alle necessità del settore dei Servizi sociali che ha bisogno di spazi adeguati allo svolgimento delle attività e di ambienti che garantiscano la riservatezza all’utenza. Un intervento che, per la posizione strategica per l’intero comprensorio, configura il CePol come porta unica di accesso dei cittadini alla rete dei servizi finalizzata alla presa in carico delle persone, delle famiglie e, più in generale, dell’intera comunità di riferimento. Con l’inserimento di nuove tecnologie finalizzate all’efficientamento energetico, l’utilizzo di materiali compatibili con la bioarchitettura e la sistemazione degli spazi verdi attigui – aggiunge – vogliamo infine riqualificare dal punto di vista ambientale, urbanistico e del decoro un’area particolarmente complessa come quella di Orvieto scalo che troverà negli spazi individuati all’interno del CePol anche un punto di riferimento per le associazioni del quartiere”.