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You are at:Home » Capitale italiana della Cultura 2025, presentato il dossier della candidatura di Orvieto
Roma

Capitale italiana della Cultura 2025, presentato il dossier della candidatura di Orvieto

adminBy adminMarzo 29, 2023Updated:Marzo 29, 2023Nessun commento5 Mins Read
La delegazione di Orvieto presente all'audizione di Roma
 
 

A Roma l’audizione della delegazione della città guidata dal sindaco Tardani: “Una proposta che rafforza e valorizza la nostra produzione culturale”

Nella mattinata di martedì 27 marzo, presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma, di fronte alla commissione nominata dal Ministero della Cultura, è stato illustrato il dossier di candidatura di Orvieto a Capitale italiana della Cultura 2025 dal titolo “Meta Meraviglia La cultura che sconfina”.

La delegazione della città di Orvieto in audizione era composta dal sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, Cristina Da Milano e Maria Francesca Guida di ECCOM, la società di progettazione che ha assistito l’amministrazione nella redazione del progetto, alcuni dei membri del comitato scientifico, il giornalista e scrittore, Angelo Mellone, l’artista e docente, Cesare Pietroiusti, il regista, conduttore tv e direttore artistico del Teatro Mancinelli, Pino Strabioli, Carla Lodi, responsabile dell’Ufficio Cultura, Vincenzo Carducci, dello staff di Comunicazione istituzionale, la presidente della Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso, e Sophia Angelozzi, rappresentante dell’Associazione “Io ci sono per”. Presente a Roma anche la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, e una rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni cittadine che hanno collaborato al dossier di candidatura.

 
 

“Il progetto che presentiamo oggi – ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – è il frutto di un processo partecipato ampio, iniziato ormai 3 anni fa, che ha visto coinvolta l’intera città. E’ iniziato tutto dopo la fase di lockdown quando, abbiamo deciso di proporre un nuovo modello di sviluppo della città partendo dalle sue vocazioni culturali. Non poteva essere altrimenti. E’ in quel momento che abbiamo iniziato una analisi attenta dei punti di forza e di debolezza di una città e di un territorio che ha un alto valore culturale ma che aveva bisogno di essere interiorizzato, riattualizzato e governato per proiettare Orvieto in una dimensione che potesse superare lo stato di fatto che la storia gli ha consegnato. La verità – ha aggiunto – è che realtà come le nostre, così piene di storia e di bellezza, rischiano di dare per scontata l’eredita culturale che possiedono. Abbiamo avvertito il bisogno di aprire una nuova narrazione della città che potesse stimolare la creatività e nuove visioni in grado di immaginare un futuro per la nostra città e dare una nuova forza alla sua centralità da un punto di vista culturale, sociale, storico, geografico. Al suo essere luogo di connessioni e cerniera, luogo di transito ma anche di sosta. Grazie a questo lavoro di confronto con tutte le articolazioni sociali ed economiche della città si è sviluppata una nuova energia ed è accresciuto un fermento che abbiamo voluto convogliare in qualche cosa che potesse diventare un modello di sviluppo sostenibile e virtuoso che coinvolgesse soprattutto le nuove generazioni”.

“C’era certamente una base solida da cui partire – ha proseguito – la storia della città. E Orvieto è stata sempre crocevia di storie, culture, linguaggi diversi. Orvieto era la sede del Fanum Voltumnae, il santuario federale delle città etrusche, è stata sede Papale e da qui è stata promulgata la festa cristiana del Corpus Domini. La città è stata fonte di ispirazione per tanti che l’hanno visitata: la bellezza degli affreschi del Duomo ha ispirato Michelangelo per la Cappella Sistina e stimolato le teorie sulla psicoanalisi di Freud. Il titolo di Capitale italiana della Cultura è quindi parte di un processo e rappresenta una opportunità da una parte per valorizzare e consolidare e mettere a sistema quello che già esiste e che attualmente è dominato dai principali attrattori culturali e dall’altra lo sviluppo di una nuova produzione culturale che sarà arricchita per creare nuove opportunità di scambio e collaborazione. Vogliamo che la cultura sia coinvolgente, che entri nella quotidianità e non sia solo destinata a momenti particolari. E vogliamo che diventi la leva di sviluppo del territorio e opportunità di futuro per i nostri giovani che oggi lasciano realtà come le nostre alla ricerca di altro. Probabilmente perché non ancora consapevoli che l’altro è qui, è potente e ricco di possibilità. Ed è in questa ottica di coinvolgimento di pubblici diversi e soprattutto dei giovani la necessità di rinnovare il racconto e la proposta culturale della città, guardando alla contemporaneità, alle nuove tecnologie e a sfide come quella del Metaverso, che noi guardiamo in una ottica di miglioramento dell’accessibilità dei nostri attrattori culturali e sostenibilità nelle gestioni”.

“La nostra – ha spiegato la prima cittadina – è una proposta che sappiamo di poter sostenere e gestire e che può diventare modello per le città creative fondate su questa nuova visione della cultura come opportunità per mettere a sistema il proprio potenziale e le proprie energie. Abbiamo voluto che ci accompagnassero in questo percorso nomi e volti dell’arte, della letteratura, del giornalismo, dell’enologia, dell’innovazione che hanno avuto rapporti e contatti con la città dal punto di vista personale o professionale e che ciascuno con le proprie competenze e professionalità potrà portare un grande valore aggiunto al progetto. Si tratta di persone che non sono estranee alla nostra città a testimoniare e rafforzare il concetto di Orvieto come crocevia di mondi, una realtà aperta e dinamica che sconfina tra ambiti culturali diversi. In questo viaggio Orvieto è meta, punto di arrivo, ma anche punto di partenza per andare oltre ogni oltre confine fisico e virtuale. Orvieto è Meta Meraviglia, la cultura che sconfina”.

L’audizione è stata trasmessa in diretta straming sul canale You Tube del Ministero della Cultura e seguita anche nelle scuole di Orvieto che si sono collegate.

Di seguito il link per riascoltare la presentazione integrale, gli interventi e le risposte alle domande della commissione.
https://www.youtube.com/watch?v=vnFP_ILtycQ

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2025 avverrà a Roma, alle 11 alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura, venerdì 31 marzo 2023.

A questo link ulteriori informazioni sul dossier presentato dalla città di Orvieto

Capitale italiana della cultura orvieto
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admin
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