Ebbe il compito di scegliere la salma tumulata nell’Altare della Patria
di A M A R
“Chi per la Patria muor vissuto è assai… chi per la Patria muor non muore mai”. In nome di questa massima, molti Paesi hanno costruito una efficace monumentalità che ricorda il sacrificio di tanti giovani caduti in guerra, ai quali dedicare un doveroso tributo con la rimembranza. Pure prescindendo dal giudizio totalmente negativo da attribuire ad ogni conflitto armato che rappresenta la barbarie dell’uomo contro l’umanità e la cultura della vita.
In Italia, a Roma, nel sacrario dell’Altare della Patria, in Piazza Venezia, c’è – da oltre 100 anni, la tomba del Milite Ignoto. Rappresenta i caduti della Grande guerra (1915 – 18) e ne decreta l’immortalità come difensori dell’indipendenza nazionale. Fu sepolto in quel sacello al termine di una spettacolare celebrazione realizzata i primi giorni del novembre 1921.
C’è, lì dentro, un soldato sconosciuto, uno in rappresentanza dei 600.000 italiani morti durante quel cruento conflitto, nelle trincee, nel fango, in condizioni quasi animalesche, negli assalti all’arma bianca, falciati dalle mitragliatrici. Sopra la lapide che chiude il sepolcro, sta scritto, a lettere maiuscole Ignoto Militi. Si decise di riesumare da 11 luoghi diversi oppure sotto croci anonime che indicassero una sepoltura sui fronti di battaglia, 11 corpi che non offrissero alcun segno di riconoscimento. Le bare riunite nella Basilica di Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, ricevettero tutte il primo segno di omaggio. Poi, la scelta fu affidata ad una madre che, come tantissime altre, aveva perso un figlio al fronte.
Si chiamava Maria Bergamas. Rimase da sola in silenzio per alcuni minuti, quindi si inginocchiò di fronte ad una di esse. E quella fu scelta per essere sepolta nel Vittoriale. Si chiama così l’Altare della Patria perché è il grandioso monumento dedicato a Vittorio Emanuele II raffigurato in una artistica statua equestre. Sopra la parte funeraria c’è una corona di bronzo e la scritta “Ai prodi caduti nella guerra di liberazione”. Ai lati ardono due bracieri di fiamma perenne.
Da Aquileia, partì per Roma con un treno speciale che attraversò, per 4 giorni, 18 stazioni, dove un mare di folla fece ala al passaggio: un gigantesco saluto di popolo che riempì il treno di commozione e di fiori. E in un momento storico, per il nostro Paese, lacerato da forti contrasti, fece risorgere l’unità nazionale.
L’arrivo alla Stazione Termini di Roma il 4 novembre 1921. La salma proseguì in corteo per Piazza Venezia dove fu accolta da una folla immensa e dalle massime autorità dello Stato e rappresentanti d’ogni categoria, compreso il Re e l’intera Corte. Assente Benito Mussolini, non ancora Capo del Governo e i comandanti Armando Diaz (il generale della vittoria) e Luigi Cadorna (il generale di Caporetto).
Suonarono rintocchi festosi tutte le campane di Roma ed esplosi 21 colpi di cannone. Fu richiesta la partecipazione di migliaia di petti decorati e di madri in lutto per la perdita di un figlio al fronte. Quel corpo non identificato poteva essere il loro figlio e Maria Bergamas divenne di fatto la Madre del Milite Ignoto.
Pensiero malinconico
Il prossimo 6 gennaio, quando sarà proclamato ufficialmente, come da antica tradizione, il nuovo “Inquilino della Casa Bianca”, non si potrà ignorare ciò che accadde lo stesso giorno del 2021, quando, a Washington, fu violata la sede (il Campidoglio) del Congresso USA.
Era in programma un raduno denominato Save America March, la Marcia per salvare l’America che riecheggiava un’altra marcia italiana di un secolo fa. In tale occasione andò in scena una vera e propria rivolta che scosse quel grande Paese. Fu l’azione della destra scadente e scalmanata..
Un atto di violenza senza precedenti che servì a dimostrare palesemente il basso rispetto delle Istituzioni da parte dei manifestanti e dei suggeritori dietro le quinte. Una visione della politica basata sulla forza fisica e non sul confronto delle intelligenze e delle sensibilità che servono per governare un grande Paese.
Il voto recente aggiunge un’altra considerazione: gli Stati Uniti sembrano aver smarrito alcuni valori fondamentali della democrazia. E’ questo l’aspetto inquietante del nuovo corso americano che pone pericoli concreti alla pace mondiale ed agli equilibri internazionali. Nuvole grigie si addensano pure sull’economia che potrebbe rischiare cadute pesanti nel medio periodo. Oltre a rigurgiti nazionalisti di stampo xenofobo.