Accolto il Costituzione il principio “mens sana in corpore sano”
di Bruno Di Pilla
Non sarà più la Cenerentola delle materie scolastiche, l’Educazione Fisica. Dopo la provvidenziale modifica dell’art. 33 della Costituzione, votata all’unanimità dal Parlamento, si attendono ora concrete attuazioni del principio solennemente sancìto dal legislatore: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psico-fisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Basta con l’oretta settimanale di ginnastica, guardata con sufficienza dagli altri docenti e spesso snobbata dagli stessi studenti, alcuni dei quali presentano compiacenti certificati medici pur di rimanere comodamente seduti in classe! In omaggio al fondamentale mònito romano “mens sana in corpore sano”, è necessario che tutti gli istituti pedagogici italiani, dalle elementari alle scuole superiori, prescrivano ai loro discenti l’obbligatoria partecipazione all’attività sportiva, eccezion fatta per chi avesse davvero insuperabili malattie congenite o acquisite nei primi anni di vita.
Anche l’orario della ginnastica in palestra o “extra moenia scholae” (fuori sede) dovrà essere adeguatamente modificato, affinché gli insegnanti della disciplina possano agire con efficacia sulla crescita psico-fisica degli allievi, cui non potrà che giovare, nello studio delle altre materie, una buona forma atletica e mentale.
Per il resto, al di là dei necessari interventi espansivi nei plessi scolastici, occorre che i singoli Enti autarchici territoriali (Comuni, Province e Regioni) adottino provvedimenti che siano in grado di ampliare l’offerta dell’impiantistica sportiva pubblica per ogni disciplina, dalle piscine ai campi di calcio, calcio a cinque, baseball, golf, nonché ai palazzetti destinati ad ospitare basket, pallavolo, tennis, danza classica e moderna, hockey su ghiaccio, pugilato ed ogni altra struttura capace di alimentare la passione dei giovani.
Ne trarrebbero benefici incalcolabili le famiglie e l’intera collettività nazionale. Le nuove generazioni sarebbero assai meno attratte dai dèmoni della droga, dell’alcol e della sedentarietà e lo stesso Servizio Sanitario Nazionale risparmierebbe somme notevoli con una gioventù integra nel corpo e nella mente.