Close Menu
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
    • Musica
    • Arte
    • Teatro
    • Libri
  • Opinioni
  • Salute
Facebook X (Twitter) Instagram YouTube
  • Perugia
    • Corciano
  • Terni
    • Amelia
      • Lugnano in Teverina
    • Narni
    • Acquasparta
  • Foligno
    • Spello
    • Trevi
    • Montefalco
    • Bevagna
    • Nocera Umbra
  • Assisi
    • Bastia Umbra
    • Cannara
  • Città di Castello
    • San Giustino
    • Umbertide
    • Montone
  • Gubbio
    • Gualdo Tadino
  • Orvieto
  • Spoleto
  • Valnerina
    • Norcia
    • Cascia
  • Todi
    • Marsciano
    • Deruta
    • Collazzone
    • Massa Martana
  • Trasimeno
    • Castiglione del Lago
    • Città della Pieve
    • Magione
    • Panicale
    • Passignano sul Trasimeno
    • Piegaro
    • Tuoro sul Trasimeno
Facebook X (Twitter) Instagram YouTube
Quotidiano Dell'UmbriaQuotidiano Dell'Umbria
Login
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca

    Foligno, arrestato il presunto autore degli scippi alle anziane

    Luglio 17, 2025

    Operazione nazionale contro gruppi neonazisti: perquisizioni anche a Umbertide

    Luglio 17, 2025

    Paura nella notte a Terni: si spezza un grosso ramo e cade sulle auto in sosta

    Luglio 17, 2025

    Omicidio del piccolo Alex, la Cassazione conferma: Katalin Bradacs era capace di intendere e volere

    Luglio 17, 2025

    Gubbio, arrestato 17enne per spaccio: sequestrati droga e bilancini in casa

    Luglio 16, 2025
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
    • Musica
    • Arte
    • Teatro
    • Libri
  • Opinioni
  • Salute
Facebook X (Twitter) Instagram YouTube
Quotidiano Dell'UmbriaQuotidiano Dell'Umbria
Home » Il suicidio imposto al Feldmaresciallo Rommel, la “Volpe del deserto”
Opinioni

Il suicidio imposto al Feldmaresciallo Rommel, la “Volpe del deserto”

adminUpdated:Giugno 25, 202505 Mins Read
Adolf Hitler con Erwin Rommel
 
 
 

Fu uno dei clamorosi falsi umani e storici del regime nazista

di Adriano Marinensi

La morte improvvisa e il solenne funerale di Stato di Erwin Rommel furono due eventi “organizzati” ignobilmente, a danno della verità e della storia, da Adolf Hitler e dal regime nazista. Rommel era un alto grado dell’esercito, che già aveva dimostrato doti belliche durante la guerra 1914 – 18, in particolare nella battaglia di Caporetto (1917). Da giovane ufficiale conquistò prestigio e notorietà per le sue imprese militari.

Diventato, con Hitler, Feldmaresciallo, ebbe il comando di una Panzer Division in Francia, poi l’apoteosi in Nord Africa con l’Afrikakorp che inflisse pesanti sconfitte alle truppe britanniche. Fu soprannominato la volpe del deserto. E’ stato ricordato di recente, durante le manifestazioni rievocative dello Sbarco in Normandia (6 giugno 1944), come comandante delle guarnigioni tedesche sul fronte occidentale.

Lo scacchiere di guerra in Nord Africa (1940 – 43) coinvolse un fronte molto vasto, dall’Egitto al Marocco e vide impegnato anche l’esercito italiano guidato dal generale Rodolfo Graziani. Famose le battaglie di El Alamein e l’assedio di Tobruk, teatro di sanguinosi combattimenti. Mussolini, sulla scia delle imprese di Graziani, volò in Africa per incontrarlo: lui però gli fece dire ch’era molto impegnato in prima linea e non amava stare nelle retrovie. Il Duce non gradì. La Campagna d’Africa si concluse con la resa delle forze italo – tedesche il 13 maggio 1943. Molte migliaia i morti, i feriti, i dispersi, i prigionieri, in tre anni di scontri e di alterne vicende.

Quando, per la Germania nazista, le sorti della guerra cominciarono a declinare, Rommel si permise di dissentire dalla strategia del Fuhrer. Il grande capo, che non ammetteva da nessuno l’espressione di idee diverse dalle sue, quella quasi insubordinazione se la legò al dito. Il Feldmaresciallo subì delle ferite a seguito del mitragliamento dell’auto sulla quale stava viaggiando insieme ad alcuni collaboratori. Dissero negli ambienti militari ch’era scampato ad un aereo nemico; invece, dopo la fine della guerra, fu accreditata un’altra versione: a mitragliare era stato un caccia tedesco inviato da Hitler.

E venne il 20 luglio 1944 con la messa in atto dell’Operazione Valchiria, l’attentato al Fuhrer che avrebbe potuto cambiare il destino del mondo e quello di qualche milione di morti. Lo organizzarono numerosi alti ufficiali della Wehrmacht che aveva come motto Gott mit uns, Dio con noi, un dio crudele, però. A capo della congiura, il colonnello Claus Von Stauffenberg, il quale portò la bomba ad orologeria dentro la borsa nascosta sotto il grande tavolo della riunione convocata in un capannone della città polacca di Rastemburg. L’esplosione causò 4 morti e 20 feriti. Hitler però rimase quasi illeso. Il fallimento del colpo di Stato, messo in atto per aprire una trattativa di pace, ebbe per conseguenza l’arresto di circa 5000 persone e l’eliminazione fisica di quasi 200 militari, molti di rango elevato.

Tra i sospettati di connessione con i cospiratori finì anche Erwin Rommel. Del suo caso si occupò in segreto la Corte Militare d’Onore che decretò addirittura la radiazione dall’esercito. Però il Feldmaresciallo, agli occhi del popolo e dei soldati al fronte, era una icona, quasi una immagine sacra. Il tradimento, vero o semplicemente probabile, meritava d’esser punito. A questo punto, Hitler e l’alta gerarchia nazista concertarono il falso storico della morte di Rommel.

Gli imposero la scelta tra il disonore di un processo di fronte alla Corte marziale e il suicidio, con assolute garanzie per la famiglia. Adolf gli mandò a casa due generali con la fiala di cianuro. Lui informò la moglie e il figlio e salì a bordo dell’auto sulla quale bevve il veleno. Gli emissari del Fuhrer portarono il corpo in ospedale dove costrinsero un medico a sottoscrivere il certificato di morte avvenuta per cause naturali: Deceduto a seguito di attacco cardiaco, complicato da emorragia cerebrale, in conseguenza delle ferite riportate nel mitragliamento dell’aereo nemico.

Quindi, il funerale con ogni onore militare, l’orazione altisonante, il feretro sopra l’affusto di cannone, avvolto nella bandiera, profonde espressioni di cordoglio alla famiglia ed al popolo tedesco in lutto. Compresa la gigantesca corona d’alloro inviata dal baffino feroce a completare la farsa. Era in progetto anche un grandioso monumento funebre, ma gli eventi successivi non lo resero possibile. La storia, quella vera e nobile, fece giustizia di tanta cialtroneria ed Erwin Rommel – pur restando tra i responsabili della scellerata guerra nazista – ebbe il riscatto dall’accusa di alto tradimento.

Pensiero scapigliato

Durante la fase acuta del COVID ci fu vietato l’uso della stretta di mano in segno di saluto all’incontro. Il motivo lo aveva già spiegato Trilussa in una poesia: “Quella de dà la mano a chicchessia, nun è certo un’usanza troppo bella. La mano asciutta o sudarella, quanno ha toccato quarche porcheria, contiè er bacillo d’una malatia che t’entra in bocca e va ne le budella”. Qualcuno si è messo a studiare l’età della stretta di mano e l’uso del gesto dalla notte dei tempi. Si è scoperta l’usanza per sancire alleanze, suggellare intese, promesse di matrimonio tra famiglie, accordi economici al mercato, contratti di lavoro in campagna.

Si scambiarono una stretta di mano Re Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano, il 26 ottobre 1860. Nei riti religiosi è testimonianza di fraternità: Scambiatevi un gesto di pace. Nel saluto rispettoso, la stretta di mano è sostituita dall’inchino, dalla riverenza e dalla scappellatura. Ha importanza anche in talune forme di malavita. C’è stato persino – nel corso dell’infausto ventennio – chi ne ha cancellata la tradizione. Il duce avvertì: “Le strette di mano sono finite. Il saluto romano è più igienico, più estetico, più breve”. Sicuramente pure più maschio! Ancora oggi non sono pochi quelli che la pensano come il “puzzone”. Salutano ancora romanamente. E penosamente.

Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
Previous ArticleUn bando contro lo spopolamento: il GAL Alta Umbria punta sulla cultura e le eccellenze locali
Next Article Tpl Umbria, i sindacati alzano la voce: “La gara venga discussa in Consiglio regionale”

Related Posts

22 giugno 1941: Hitler ordina l’inizio dell’Operazione Barbarossa

Giugno 6, 2025

La megalomania nazista del fantomatico Vallo Atlantico

Febbraio 28, 2025

Mussolini, iI fascismo e i 15 giorni del tramonto

Gennaio 17, 2025

Quando l’Europa, dal Portogallo alla Russia, finì sotto la dittatura

Dicembre 2, 2024
  • Articoli recenti
  • I più letti
10.0

Ferdinandi al Ministro Piantedosi: “Sulla sicurezza urbana lo Stato faccia la sua parte”

Luglio 17, 2025
10.0

Foligno, arrestato il presunto autore degli scippi alle anziane

Luglio 17, 2025
10.0

Operazione nazionale contro gruppi neonazisti: perquisizioni anche a Umbertide

Luglio 17, 2025

Narni, su il sipario sul Festival delle Arti del Medioevo

Agosto 30, 2022

L’Associazione MCL di Castiglione dona pannolini alla Pediatria di Perugia

Agosto 30, 2022

Al Bosco di San Francesco la IX edizione della Giornata del Panorama FAI

Agosto 30, 2022
  • Opinioni

Il suicidio imposto al Feldmaresciallo Rommel, la “Volpe del deserto”

Giugno 25, 2025
10.0

Il ducato di Ferentillo e il Marchesato di Montoro in Umbria

Giugno 23, 2025
10.0

Il terrorismo rosso e nero fu la grande tragedia italiana

Giugno 13, 2025
10.0

22 giugno 1941: Hitler ordina l’inizio dell’Operazione Barbarossa

Giugno 6, 2025
In primo piano

La felicità “triste” di Shevchenko per la qualificazione dell’Ucraina agli Europei 2024 di Germania

Opinioni Marzo 29, 2024

La Pace a tutti i costi chiede Papa Francesco

Opinioni Settembre 18, 2023

La Sinistra per Perugia: “Ci vuole il coraggio della pace. Cessare subito la guerra”

Perugia Agosto 23, 2023
Archivio mensile
RSS Film e serie TV
  • Tron: Ares, ecco un nuovo trailer ufficiale del film
    Diretto da Joachim Rønning, il nuovo capitolo del franchise di TRON debutterà nelle sale italiane il 9 ottobre 2025. Ecco il nuovo trailer di Tron: Ares.
  • Fixed - Un'ultima avventura, ecco il teaser red band del film animato per adulti di Genndy Tartakovsky
    Il 13 agosto debutta in streaming su Netflix il nuovo film animato per adulti (ma niente di scabroso, sia ben inteso) realizzato da un animatore leggendario come Genndy Tartakovsky. Ecco il teaser, regolarmente red band, di Fixed - Un'ultima avventura.
About
About

SMARTMAG

Facebook X (Twitter) Instagram YouTube
Galleria immagini
Privacy Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Cookie Policy
© 2025 ThemeSphere. Designed by ThemeSphere.
  • Home
  • Contatti

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

Sign In or Register

Welcome Back!

Login to your account below.

Lost password?