Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica
di A M A R
Palazzo Montecitorio sede della Camera – E’ l’edificio monumentale che si affaccia su Piazza del Parlamento. Lo scelsero come sede della Camera dei Deputati dopo l’Unità d’Italia La Camera vi si riunì per la prima volta il 27 novembre 1871. Vi si riuniscono anche Camera e Senato in seduta comune. La sua storia ha inizio nel 1653 quando Papa Innocenzo X (1644 – 1655) commissionò il progetto a Gian Lorenzo Bernini, interprete del barocco romano, destinandolo a residenza della nobile famiglia Ludovisi. Ha una facciata convessa ed un campanile a vela. Al tempo del Risorgimento fu espropriato dal Regno d’Italia.
Palazzo Madama sede del Senato

Innanzitutto, merita una spiegazione la singolare denominazione di Palazzo Madama. Nel 1534, fu ereditato da Alessandro de’ Medici. Quando costui morì, venne assegnato in usufrutto a sua moglie Margherita d’Austria, soprannominata la Madama, che dette il nome al fabbricato. La storia era iniziata alla fine del XV secolo sotto il pontificato di Papa Sisto IV. Il terreno sul quale sorge apparteneva, insieme a quello limitrofo di Piazza Navona, ai monaci dell’Abbazia di Farfa.
Dopo alcuni passaggi di proprietà, su tale terreno fu fondato il nucleo originario del Palazzo. Per lascito testamentario, finì a Guidone, Conte di Montoro che lo cedette a Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico per diventare la sede romana della famiglia fiorentina.
Nel 1755, fu acquistato da Papa Benedetto XIV e ospitò poi l’Ufficio centrale della Repubblica romana (1798 – 99). Dopo i necessari lavori di adattamento, il Senato del Regno d’Italia vi si riunì, per la prima volta, il 28 novembre 1871.
Palazzo Chigi

Dal 1861 è la sede del Governo. Si trova al centro di Roma, tra Piazza Colonna e Via del Corso. Confina con la sede della Camera dei Deputati. Nel 1578, l’avvocato Pietro Aldobrandini acquistò una casa su Via del Corso. Fu incaricato della sistemazione, l’architetto Matteo Bartoletti di Città di Castello. Nel1616, la proprietà è ereditata da Olimpia, sorella di Pietro.
A dare il nome al Palazzo è la Famiglia Chigi, ricca dinastia di banchieri senesi che la comprò nel 1659. Fu poi residenza di alcuni nobili romani ed anche sede delle Ambasciate del Belgio, del Regno di Sardegna, della Spagna e dell’Impero Austro – Ungarico. Nel 1916, fu acquistato dallo Stato.
Palazzo Venezia

Durante il ventennio fascista, il Governo Mussolini cambiò casa: Nel 1929, si trasferì a Palazzo Venezia sino al 1943. L’edificio – ubicato tra la Piazza omonima e Via del Plebiscito – fu costruito a metà del XV secolo, su commissione del Cardinale Pietro Barbo, il futuro Papa Paolo II che vi fece eseguire lavori di ampliamento, adibendolo a Palazzo Apostolico.
Nel 1564, Papa Paolo IX lo donò alla Repubblica di Venezia che gli diede il nome. Nel 1916, passò allo Stato. Più noto è il balcone dal quale Mussolini, da maestro della comunicazione qual’ era, arringava la folla nelle grandi occasioni. Guarda il Palazzo e la Piazza anche il Vittoriano nato nel 1878 quando una legge stabilì che “sarà eretto, a Roma, un monumento nazionale alla memoria del Re Vittorio Emanuele II liberatore della Patria, fondatore della sua Unità”. C’è anche il sacello che custodisce le spoglie del Milite Ignoto. Venne inaugurarono nel 1911 e completato nel 1935. Ha ricevuto, nel tempo, numerosi apprezzamenti da parte di storici dell’arte.

Si trova sopra uno dei 7 Colli di Roma, il Quirinale (gli altri 6 sono Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Viminale) ed è uno dei Palazzi più grandi al mondo. Misura 110.550 metri quadrati, venti volte la Casa bianca americana.
E’ stato, dal 1870, la residenza ufficiale dei Savoia, Re d’Italia. Dal 1946, è la residenza del Presidente della Repubblica ed uno dei simboli della politica nazionale. Vi lavorarono insigni artisti tra i quali Domenico Fontana, Carlo Maderno, Guido Reni. Nel passato remoto fu dimora stabile dei Papi a partire da Paolo V Borghese, sino a Pio IX ed alla Breccia di Porta Pia.
Fu eretto inizialmente come sede estiva dei Pontefici, in quanto sovrani della storia della Chiesa. Verso la fine del XVI secolo, la Camera Apostolica (essendo Papa Sisto V) acquistò il terreno e la villa. Furono successivamente operati numerosi interventi di ampliamento con l’aggiunta di molti terreni attorno.
Quando (all’inizio dell’800) Napoleone occupò Roma, vi pose attenzione per farla diventare sua residenza italiana e del figlio re di Roma (l’Aiglon). Poi non se ne fece nulla. Giovanni Gronchi fu il primo Presidente ad abitare al Quirinale, mentre Pertini e Cossiga restarono a vivere nelle loro precedenti abitazioni.