Patente sospesa o revocata nei casi più gravi. “Alcolock” obbligatorio per i recidivi
di Bruno Di Pilla
Sono pienamente condivisibili le severe modifiche apportate dal Governo al Codice della Strada. Impressionante è il numero di morti, invalidi e feriti soprattutto provocati da giovani che guidano sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, oppure che giocano con il telefonino e si dilettano a mettere in rete le loro bravate al solo scopo di ottenere il plauso di amici e fans, infischiandosene dei limiti di velocità imposti dalle norme vigenti. Sospensione della patente (o revoca nei casi più gravi) e adeguate sanzioni penali vengono inflitte a chi danneggia il prossimo commettendo reati o addirittura omicidi stradali per delirio d’onnipotenza o scellerate manie di grandezza.
La “stretta” riguarda anche chi si aggira in monopattino per le vie cittadine. Costoro hanno non solo l’obbligo d’indossare il casco, proprio come i colleghi motociclisti, ma devono anche munire di targa il veicolo e stipulare un’annuale polizza di assicurazione. D’altronde, è indispensabile porre un argine alle ormai rituali e drammatiche stragi del sabato sera, con centinaia di giovani vite stroncate mentre si accentua il tasso nazionale di denatalità. Né si può assistere, impassibili, alle lacrime inconsolabili di genitori distrutti dalla prematura scomparsa di figli in molti casi addirittura minorenni, così come è giusto che le autorità intervengano con il pugno di ferro quando vengono travolti ed uccisi pedoni, ciclisti o pacifici automobilisti in transito, ai quali capita la sventura d’imbattersi occasionalmente in vetture lanciate a folle andatura da individui privi di autocontrollo.
Dure novità per i recidivi. Quanti sono già stati sanzionati per ubriachezza o tasso alcolico superiore alle disposizioni in vigore (0,5-1,5) dovranno installare in auto il cosiddetto “alcolock”, un congegno che blocca il motore in fase di avvio se chi è al volante supera lo zero. Come dire che non si parte se si è gustato anche un solo cioccolatino al liquore.