L’11 settembre 2001 l’attentato terroristico più feroce della storia
di AMAR
Questa mattina del giorno 11 settembre, mentre mi accingo a scrivere la breve nota seguente, il mondo ricorda il ventiduesimo anniversario dell’attentato alle Torri gemelle di New York. Lo stesso mondo che rimase attonito e atterrito di fronte alle immagini catastrofiche dei due grattacieli, prima aggrediti, poi disfatti, tra il fuoco e il fumo nero, a seguito dell’impatto con gli aerei di linea carichi di passeggeri. Furono quattro quelli caduti contemporaneamente in mano ai dirottatori del gruppo criminale di Al Qaida. Si tratta del movimento terrorista, fondato nel 1988, con base centrale in Afghanistan e cellule in alcuni Paesi a presenza islamista. L’intolleranza estrema imposta con le armi.
Due aerei (8,46 e 9,03, ora americana) caddero addosso alle Torri Nord e Sud del World Trade Center (Centro del commercio mondiale); il terzo (9,37) sopra il Pentagono, la sede del Dipartimento americano della difesa, in Virginia. Il quarto doveva colpire il Campidoglio oppure la Casa Bianca: I passeggeri si ribellarono e il velivolo precipitò in Pennsylvania. In pochi minuti, quel nefasto mattino d’estate declinante, s’era consumato un immane disastro umano ed economico.
Dalle macerie delle Torri furono estratte 2606 vittime, 246 negli aerei, 125 al Pentagono (oltre 6000 i feriti), più coloro che morirono, in tempi successivi, di tumori e malattie respiratorie conseguenti l’evento criminoso.. Secondo le stime fatte prima degli attentati, i due edifici colpiti valevano 8 miliardi di dollari. Tra le macerie furono rinvenuti contanti e valori per 230 milioni di dollari. Agli interventi di ricostruzione e risarcimento vennero destinati 21 miliardi. Anche altri edifici del quartiere di Lower Manhattan, dove sorgono i palazzi più imponenti di New York, subirono danni e alcuni toccò abbatterli.
Nello spazio del World Trade Center c’erano sette grattacieli. Oggi ce ne sono cinque tra i quali, il più alto è la Freedom Tower (simbolicamente Torre della libertà): 417 metri d’altezza e 451 con l’antenna, costo circa 4 miliardi di dollari. Nei sotterranei c’è il Museo Memoriale che conserva ricordi dell’attentato. Che aveva seminato, negli USA, la paura causata dalla constatata violabilità del territorio nazionale e della città più importante, così duramente ferita. New York era stata oltraggiata insieme ai valori della libertà americana.
All’azione criminale, Il Parlamento degli Stati Uniti rispose subito approvando il Patriot Act, la legge federale firmata dal Presidente George W Bush per accrescere il potere delle Forze di polizia e dello spionaggio (CIA e FBI), persino in contrasto con la tradizione garantista della storia giuridica. L’assalto proditorio aveva danneggiato la sicurezza e l’economia americana con forti contraccolpi su quella di molti Paesi democratici. Con quella legge, di fatto, venne dichiarata la “guerra al terrorismo” islamico all’epoca rappresentato da Al Qaida e dal suo capo Osama bin Laden.
E’ a bin Laden che si aprì la caccia culminata con l’operazione condotta dall’Unità antiterrorismo della Marina USA. L’investigazione, durata dieci anni, si concluse il 2 maggio 2011, in Afganistan, con una azione militare che portò alla uccisione di Osama bin Laden, definito lo “sceicco del terrore”. Quell’intervento colpì duramente il movimento, depotenziando il radicalismo musulmano ch’era il segno teologico della dottrina terroristica.
Nel 1909, in un libro, lo Stato di New York fu paragonato ad “un albero di mele con le radici nella Valle del Mississippi” e la città di New York denominata la “grande mela”. Ora, la grande mela aveva subito il terribile vilipendio, con l’effetto spettacolare di un terremoto catastrofico. Che non poteva sfuggire al cinema hollywoodiano: nel 2012 fu girato il film thriller “Zero dark thirty” basato principalmente sulla massiccia attività investigativa messa in campo per eliminare il leader di Al Qaida, ucciso – si disse – perché “non aveva mostrato alcun desiderio di arrendersi”.
Gli intenti prevaricatori di quel tipo di inciviltà non sono stati di sicuro annientati, però il sacrificio delle Torri gemelle ha fatto alzare di molto il livello di difesa militare e il risentimento popolare che crea vigile attenzione contro i “corpi estranei” alla cultura pacifista del mondo occidentale.