Le celebrazioni per la ricorrenza si sono concluse nella mattina di domenica 16 ottobre, alla presenza del sindaco Francesca Mele e delle autorità militari
Si sono concluse nella mattina di domenica 16 ottobre 2022 in piazza della Vittoria a Papiano le celebrazioni promosse dall’associazione Historiae Papianesi per il centenario del monumento ai caduti della frazione marscianese realizzato dallo scultore perugino Alberto Moroni e che proprio nella piazza del borgo fa bella mostra di se da quando fu inaugurato il 14 ottobre 1922. Le iniziative per festeggiare questa ricorrenza hanno preso avvio il pomeriggio di sabato 15 con il coinvolgimento dei bambini della scuola primaria della frazione e l’inaugurazione di una cabina libraria, alla presenza del vicesindaco con delega alla Cultura, Andrea Pilati, e dell’assessore alla Scuola, Dora Giannoni. Si tratta di una vecchia cabina telefonica che il Comune ha recuperato e fatto istallare nella piazza e che sarà, con il suo contenuto di libri, a disposizione dei cittadini, che potranno gratuitamente penderli in prestito e potranno anche donarne degli altri. Il pomeriggio si è anche caratterizzato per un momento di riflessione sul valore che rivestono per la memoria i monumenti ai caduti, con gli interventi di Aurora Caporali e Tommaso Rossi.
Il clou delle celebrazioni di domenica si è invece avuto, dopo la sfilata della Filarmonica di Papiano e della Fanfara dei Bersaglieri e la celebrazione di una messa accompagnata dal coro di Cerqueto, con la lettura dei nomi dei caduti in guerra di Papiano incisi sul monumento, l’apposizione di una corona e la scoperta di una targa commemorativa da parte del Sindaco di Marsciano Francesca Mele e del presidente dell’associazione Historiae Papianesi, Giannantonio Chiocci. A questo momento di commemorazione, avvenuto alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’ordine e con l’esecuzione dell’inno d’Italia, sono seguiti gli interventi in programma, tra cui quello del sindaco Mele, del presidente della sezione Anpi di Marsciano, Valeriano Tascini e del presidente dell’Associazione nazionale ex internati di Perugia, Marco Terzetti. A conclusione della mattinata c’è stata una performance canora del Chorus Marsciano.
L’intervento del sindaco Francesca Mele
“Questo monumento è stato il frutto di una volontà forte e condivisa della comunità di Papiano sostenuta dall’amministrazione comunale di allora. E il legame che Papiano ha con il suo monumento ai caduti è sempre stato forte, come testimonia, del resto, la numerosa partecipazione alla festa di oggi e il numeroso gruppo di cittadini che ogni 4 novembre si raccoglie in questa piazza per commemorare i caduti in guerra.
La storia di questo affetto, che vedo pure replicarsi nei confronti di tutti i monumenti ai caduti presenti nelle comunità del nostro territorio, mi fa pensare che queste pietre, questa statua e questi nomi, i caduti della Prima guerra mondiale, cui poi sono stati aggiunti quelli del secondo conflitto, non siano solo manifestazione di una memoria e di un onore al passato, a che siamo stati e che abbiano compiuto, ma sono una rappresentazione importante di ciò che siamo oggi, della nostra appartenenza alla comunità, alle nostre radici e alla nostra storia. E noi siamo la comunità che anche questi nomi, che oggi, come ieri, vogliamo onorare, hanno contribuito a costruire. Perché un momento ai caduti non è solo un monumento alle persone che hanno sacrificato la propria vita per la patria. È un simbolo di una comunità che sa da dove viene e continuamente rinnova il suo senso di appartenenza ad una terra e a valori forti come la democrazia la libertà e la solidarietà.
L’aver ascoltato ad uno ad uno i nomi e le vicende che hanno portato alla morte di questi soldati mi ha commosso e mi torna presente l’emozione provata nel visitare il sacrario militare di Redipuglia. E sapere che lì è custodita anche la salma di un papianese, e quindi di un marscianese, tra le oltre 100mila salme di soldati sepolte in quel cimitero monumentale, è motivo di grande onore per tutta la nostra comunità. Invito i giovani ad andare a visitare questo sacrario per poter vivere in prima persona il senso di profondo rispetto che trasmette.
Ringrazio l’associazione Historiae Papianesi e tutta la frazione di Papiano per questo momento di festa che trae la propria ragione d’essere dai legami profondi e dal senso di rispetto che ognuno dei presenti ha con la storia che il monumento ai caduti simboleggia e con i nomi incisi sulle sue pietre, che sono quelli dei nostri genitori, dei nostri nonni e bisnonni. Un legame profondo che abbiamo anche con il significato che ha la torcia accesa tenuta in mano dal soldato, sulla sommità del monumento, simbolo, certamente, di onere e rispetto verso i caduti ma anche simbolo di una continuità che non può essere spenta tra chi ha dato la vita per la propria patria e quanti, con il proprio impegno e quotidiano lavoro, contribuiscono ogni giorno a far prosperare quella stessa patria e comunità.
E se c’è una memoria che un monumento ai caduti deve lasciare, come un monito, nei nostri cuori è quella dei nomi dei nostri figli e nipoti verso i quali abbiamo il dovere di preservare con tutte le nostre forze la democrazia e la pace”.