I LED prendono una posizione sul sindaco di Gualdo Tadino
Il movimento dell’ex sindaco Filippo Mario Stirati ha preso una posizione sulle prossime elezioni del Consiglio Provinciale, che si svolgeranno domenica 29 settembre. A tale proposito i Led, liberi e democratici del comune di Gubbio, dichiarano “Le liste di candidati presentate sia dalla destra che dalla sinistranon includono alcun nome proveniente dall’Alto Chiascio. Questa assenza è particolarmente preoccupante considerando il ruolo cruciale che quest’area ha avuto e continua ad avere. Gubbio, nonostante la recente sconfitta elettorale alle amministrative, ha mantenuto un’importante funzione di baluardo della sinistra negli ultimi dieci anni, resistendo alla deriva verso destra della regione. Questa resilienza politica e culturale meriterebbe riconoscimento e valorizzazione da parte dei vertici politici regionali. Dall’altra parte, la destra, pur avendo ottenuto una vittoria storica a Gubbio, ha mancato l’opportunità di riconoscere e valorizzare questa situazione inserendo un rappresentante dell’Alto Chiascio, dimostrando così una grande disattenzione verso un’area cruciale e scarsa forza politica rispetto ai vertici di partito. Anche la sinistra, caratterizzata oggi da una predominanza di liste civiche piuttosto che da partiti tradizionali, non ha saputo garantire una rappresentanza per i territori dell’Alto Chiascio. Questa mancanza sottolinea le difficoltà di un centro sinistra segnata da divisionismi e instabilità, che hanno portato alla carenza di candidati di peso condivisi”.
“In un momento cruciale per il consolidamento e il rinnovamento della sinistra – aggiungono – l’assenza di candidati dell’Alto Chiascio è un chiaro segnale di disattenzione verso le esigenze di queste comunità. Particolarmente significativa è l’assenza di Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino, che, nonostante il suo terzo mandato e il ruolo cruciale, con Gubbio e i Comuni della fascia, nella preservazione dell’orientamento a sinistra dell’area, non è stato candidato per il Consiglio Provinciale. La sua esclusione evidenzia una mancanza di strategia e di considerazione delle figure di spicco locali che potrebbero portare avanti le istanze del territorio e apportare un contributo rilevante alla rappresentanza provinciale. Invitiamo tutte le forze politiche a riflettere su questa situazione e a lavorare per garantire una rappresentanza equa e completa per tutti i territori della Provincia di Perugia. È fondamentale che ogni area, comprese quelle storicamente marginalizzate o meno rappresentate, abbia una voce adeguata all’interno delle istituzioni provinciali”.