Modificato il passaggio tra San Francesco e la farmacia comunale: i Ceri sfileranno davanti alle Logge. Decisione inevitabile per garantire la sicurezza
Un cambiamento importante interesserà il percorso dei Ceri per il prossimo 15 maggio. A comunicarlo è il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, che spiega come l’evoluzione dei lavori in corso a Piazza Quaranta Martiri – condizionati anche dal passaggio del Giro d’Italia – abbia reso necessaria una modifica sostanziale:
“L’attuale stato del cantiere consente il passaggio dei Ceri, ma non garantisce le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento della Festa. Per questo motivo, saremo costretti a chiudere il transito tra la Chiesa di San Francesco e la farmacia comunale, e deviare il percorso dei Ceri di fronte alle Logge”.
Una scelta sofferta, maturata dopo un attento esame di tutte le possibili alternative, nessuna delle quali ha garantito soluzioni praticabili in tempi utili o senza rischi aggiuntivi.
Cantiere e sicurezza: le ragioni della scelta
Il primo cittadino punta il dito su due criticità principali: l’assenza di un progetto esecutivo adeguato, che ha impedito una visione d’insieme, e i ritardi accumulati nel cantiere, fisiologici in interventi su strutture storiche.
“Un’eventuale messa in sicurezza dell’area sarebbe stata, oltre che tecnicamente azzardata, insostenibile dal punto di vista economico. Inoltre, smantellare e ripristinare il cantiere avrebbe significato fermare i lavori per almeno un mese e mezzo, con ulteriori costi a carico della collettività. E tutto per un intervento provvisorio”.
Il Comune ha dunque preferito salvaguardare il senso della Festa senza compromettere la sicurezza di ceraioli, cittadini e spettatori.
Una scelta nel solco della storia
Fiorucci richiama anche il valore della responsabilità collettiva e la capacità, già dimostrata in passato dalla comunità eugubina, di affrontare i cambiamenti con spirito costruttivo:
“La Festa dei Ceri è patrimonio identitario, e proprio per questo merita rispetto e attenzione. Non possiamo permettere che la fretta condizioni lavori importanti per la città, come accaduto in passato in Piazza Grande. La città viene prima di tutto: architettura, cultura, amministrazione ed economia devono procedere di pari passo”.
“La storia stessa della Festa ci insegna che il percorso ha subito molte modifiche, anche per cause analoghe. Sono certo che anche questa volta prevarranno il buonsenso e l’amore per Gubbio”.
Verso il 15 maggio: serve unità
Il sindaco ha già incontrato i rappresentanti della Diocesi, dell’Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e delle Famiglie Ceraiole per condividere la decisione e avviare un percorso comune verso la Festa.
“Abbiamo il dovere di lavorare uniti per vivere pienamente il 15 maggio 2025. A partire già da domenica, quando i tre Ceri rientreranno in città, gli eugubini sapranno dimostrare, come sempre, il loro attaccamento e la loro capacità di adattarsi per il bene della Festa”.








