L’uomo si è reso responsabile, in più occasioni, di violenza psicologica e fisica contro la moglie, anche davanti al figlio
Un uomo di 37 anni, di origini nordafricane, è stato raggiunto da una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie, dopo essere stato ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali pluriaggravate. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Spoleto, al termine delle indagini coordinate dalla Procura e condotte dagli agenti del Commissariato di Foligno.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti, l’uomo – già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro la persona – da mesi aveva instaurato un clima di terrore domestico fatto di insulti, minacce di morte e aggressioni fisiche nei confronti della moglie. In più occasioni, la donna aveva dovuto ricorrere a cure mediche per le percosse subite, alcune delle quali inflitte anche alla presenza del figlio minore della coppia.
Nonostante la fine del legame sentimentale fosse evidente, la vittima aveva esitato a sporgere denuncia: da un lato per la speranza, purtroppo vana, che la situazione potesse cambiare, dall’altro per il timore di una possibile escalation di violenza se avesse deciso di lasciare il marito. A rompere il silenzio è stato però un nuovo episodio di violenza, in cui la donna è stata nuovamente aggredita davanti al figlio, riportando lividi su braccia e gambe. A quel punto ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia.
Dopo aver raccolto la denuncia e ricostruito la vicenda, gli agenti del Commissariato hanno presentato il caso alla Procura di Spoleto, che ha richiesto l’adozione di una misura cautelare. Il GIP ha disposto il divieto di avvicinamento alla moglie per l’indagato, con l’applicazione di sistemi elettronici di controllo per monitorare il rispetto della misura.
L’uomo dovrà ora rispondere formalmente delle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.