Deficit superiore a quello medio nazionale su Tac, ecografie e risonanze
Sanità umbra affonda nelle classifiche redatta dall’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che ha confrontato il volume delle prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate nel 2019, quindi prima del Covid, con quelle del 2022.
E l’Umbria il più delle volte ha un deficit superiore a quello medio nazionale.
Si va da una riduzione del 36 per cento delle ecografie addominali, a fronte di una media italiana che si attesta a -10,1 per cento, fino a una flessione che sfiora l’11 per cento per la Tc (o Tac) del capo, che invece a livello nazionale fa registrare un incremento del 6,8 per cento.
Va meglio con le prime visite neurologiche, comunque nel quadriennio 2019-22 diminuite del 12 per cento, mentre in Italia ci si ferma a 13,5 per cento. Fanno eccezione anche le visite di controllo, che in Umbria sono scivolate del meno 14,3 per cento, mentre nel resto del Paese il decremento è stato appena superiore 15,8 per cento.
Un po’ meglio anche per le prime visite oculistiche: in Umbria è vero che sono crollate del 17,4 per cento a confronto del 2019 a fronte di una flessione nazionale che è però del 24,9 per cento.