Sono stati lui e sua moglie, “dopo inutili tentativi di richieste di spiegazioni alla struttura”, a sporgere due denunce a distanza di mesi perché quello che vedevano addosso al loro figlio era inequivocabile
Proseguono senza sosta le indagini sui presunti abusi nel Centro Diurno Forabosco di Collestrada.
Nelle ultime ore è emerso infatti dall’inchiesta del Nas di Perugia – coordinata dal pm Mario Formisano – che oltre ai tre arrestati accusati di aver picchiato alcuni ospiti, ci sono altri quattro indagati, tra cui la direttrice sanitaria perché, è l’accusa, sapevano e non hanno denunciato.
I tre operatori per cui il gip, Margherita Amodeo ha disposto i domiciliari sono accusati di avere “maltrattato gli ospiti della struttura aggredendoli fisicamente, intimidendoli, umiliandoli, offendendoli, tormentandoli e sottoponendoli a trattamenti degradanti”.
L’indagine è iniziata a seguito dell’esposto di un genitore che aveva notato dei lividi sul corpo del figlio.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria, a parlare è Luigi, è il padre di uno degli ospiti del centro diurno Forabosco. Sono stati lui e sua moglie, “dopo inutili tentativi di richieste di spiegazioni alla struttura” – racconta al quotidiano, a sporgere ben due denunce a distanza di mesi perché quello che vedevano addosso al loro figlio era inequivocabile. “Eppure – racconta ancora – tutte le volte che abbiamo chiesto spiegazioni esternando il nostro terribile sospetto di soprusi ai danni di nostro figlio ci dicevano che poteva essersi fatto male da solo o che magari era già arrivato in struttura con quei lividi. Poi, il giorno che è venuto a casa con un occhio nero abbiamo deciso di sporgere denuncia. Il sospetto era troppo forte”.
Sulla triste vicenda è intervenuta anche il Consigliere della Regione Umbria, Francesca Peppucci, affermando quanto segue: “Fondamentale mettere al centro il tema della videosorveglianza sui casi incresciosi, avvenuti in questi giorni, alla struttura Forabosco di Collestrada”.