Il dato si ricava dall’ultimo aggiornamento fatto dall’osservatorio statistico dell’Istituto nazionale di previdenza sociale
Reddito di cittadinanza, in tre anni sono stati scoperti 11.380 nuclei furbetti per cui è cessata l’erogazione dopo le verifiche Inps. Questo soltanto in Umbria.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria il dato che si ricava dall’ultimo aggiornamento (agosto) dell’osservatorio statistico dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Insieme all’Rdc si tiene conto anche della cosiddetta pensione di cittadinanza (Pdc).
Andando a sommare le voci relative ai nuclei per cui è stato revocato il diritto all’Rdc e quelli per cui è decaduto a seguito di controlli, emerge che nel 2019 sono stati 5 quelli per cui è scattata la revoca e 904 è decaduto l’incasso dell’assegno mensile.
Nel 2020 la prima voce è salita a 501 mentre la seconda a 2.634. Nel 2021 siamo arrivati a 1.572 nuclei con reddito o pensione di cittadinanza revocati e 3.581 per cui è decaduta. Nel 2022 le quote hanno toccato rispettivamente i 233 e 1.950 nuclei. I numeri sono in calo nell’ultimo anno perché i programmi di verifica dell’Inps sono stati raffinati e molte domande vengono respinte ab inizio.
Ma resta ancora alta la quota di quelle revocate e fatte decadere.