Il Coordinamento del cambiamento punta il dito sulla partecipata tifernate
Il Coordinamento del cambiamento (Castello Cambia, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra civica progressista) punta il dito sulle partecipata tifernate Sogepu e chiede un cambio di rotta per quanto riguarda gli aumenti del costo della gestione dei rifiuti.
Lo hanno affermato in una conferenza stampa, Emanuela Arcaleni, Vincenzo Bucci, Enrico Paci, Christian Biagini ed Eleonora Stacchetti.
Il movimento di opposizione ha denunciato in primis l’aumento del costo di alcuni servizi, come quello della Tari, “che sale del +4,60%.
I contribuenti dunque si vedranno recapitare nei prossimi mesi la bolletta dalla nuova società incaricata, Sog.Eco, cui è stato affidato il servizio.
Da qui l’appello del Coordinamento al nuovo Cda di Sogepu: “Ottenere almeno l’abbassamento della Tari per i cittadini e rendere trasparenti i conti, evitando di sperperare denaro in consulenze faraoniche. A tal fine, chiederemo la presentazione del Bilancio in Commissione Controllo e Garanzia, in attesa che si presentino al più presto le Linee di Indirizzo”.
I rappresentanti del movimento hanno poi ricordato che SogEco è stata formata da Sogepu al 49% ed Ecocave al 51%, con autorizzazione del Consiglio comunale del 13 maggio 2019, “in cui gli unici a votare contro il provvedimento furono proprio i consiglieri comunali Bucci e Arcaleni. Perchè si è voluto approvare tale operazione, che ha depotenziato Sogepu, rendendola braccio operativo di Sogeco, con un Amministratore nominato dal privato? Noi abbiamo osteggiato fortemente e da subito tale scelta, avendo tutti contro, anche chi oggi si pente”.