Un importante progetto di sviluppo economico per due regioni e quattro province
Si è tenuta stamattina in presenza e in collegamento digitale la Conferenza Stampa per chiedere la realizzazione di una nuova stazione sulla linea dell’Alta Velocità Milano-Salerno che funga da volano economico per Umbria e Toscana.
Sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi e quello dell’Umbria Giorgio Mencaroni.
Il progetto, la cui realizzazione avrebbe peraltro costi relativamente contenuti e stimabili al di sotto dei 50 milioni di euro, potenzierebbe lo sviluppo di una macro-area con quasi un milione e mezzo di abitanti, più di 200.000 imprese, oltre 600.000 occupati e connotata da una forte propensione turistica che si concretizza in oltre 10 milioni di presenze annue.
Il presidente Guasconi in apertura del suo intervento ha salutato la stampa presente in presenza e online e ha subito voluto passare la parola al presidente Mencaroni il quale ha ricordato un recente studio condotto dall’Università di Napoli, che dimostra come la creazione di una stazione dell’alta velocità porti notevoli benefici e incrementi del PIL e dell’occupazione anche del 10% nel territorio interessato; benefici che vanno a decrescere man a mano che ci si allontana dalla stazione ma che comunque restano significativi (3%-4%) ancora ad un’ora d’auto .
“La stazione MedioEtruria porterebbe sicuramente incrementi e facilitazioni sia per insediamenti produttivi e residenziali, sia per quel che riguarda il turismo nelle due regioni. Noi vorremmo quindi – ha proseguito Mencaroni – che i due presidenti regionali predisponessero nei tempi più brevi un documento congiunto per sollecitare il nuovo governo a valutare la progettualità di questa stazione.”
Nel corso della conferenza stampa i due presidenti hanno tenuto a precisare come “parlare di dove collocare la stazione in questo momento rappresenterebbe solo un ostacolo alla sua effettiva realizzazione. La scelta è di competenza dei tecnici e degli amministratori delle Ferrovie dello Stato che sceglieranno in basa a criteri di massima efficienza e redditività.”
“Come Camera di Commercio dell’Umbria chiediamo al governo regionale un piano dei trasporti e della viabilità che colleghi l’Umbria alla futura stazione AV MedioEtruria. Purtroppo – ha proseguito il presidente Mencaroni – al momento nei programmi elettorali di nessun partito è presente il tema dei trasporti, il che è un segnale piuttosto preoccupante.
Ha ripreso poi la parola Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena che ha salutato il collega umbro ribadendo come “con questo documento, condiviso da tutte le categorie economiche delle quattro province abbiamo voluto evidenziare la strategicità e l’urgenza di realizzare una stazione dell’Alta Velocità in questa macro area.”
Si tratta di un’opera coerente con l’impostazione strutturale dell’alta velocità/alta capacità italiana – ha sottolineato Guasconi – visto che se nella linea AV tra Milano e Bologna, che distano poco più di 200 chilometri, è operativa la stazione “Mediopadana” è altrettanto logico e necessario collocare una stazione intermedia tra Firenze e Roma che distano tra di loro quasi 250 chilometri. Una stazione la cui realizzazione avrebbe peraltro costi relativamente contenuti: si stima infatti, nelle ipotesi più dispendiose, una spesa inferiore ai 50 milioni di euro, che equivale al costo medio della realizzazione di un unico chilometro di autostrada in Italia.”
Questa la nota condivisa dalle due Camere di Commercio e da tutte le associazioni di categoria del territorio.
Per lo sviluppo economico dei territori e per favorire la crescita della competitività del sistema imprenditoriale è fondamentale la presenza di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente che assicuri, una efficiente mobilità dei passeggeri e delle merci.
Le Camere di Commercio dell’Umbria e di Arezzo-Siena e le associazioni economiche di categoria delle quattro province (Arezzo, Perugia, Siena e Terni) sostengono convintamente, nell’interesse delle imprese e dei cittadini interessati, il progetto di realizzazione di una stazione sulla linea ferroviaria di Alta velocità/Alta capacità che unisce Milano a Salerno.
Una stazione strategica per una macro-area con quasi un milione e mezzo di abitanti, con più di 200.000 imprese, con oltre 600.000 occupati, connotata da una forte propensione turistica che si concretizza in oltre 10 milioni di presenze annue.
Un bacino di utenza con caratteristiche simili a quelle che hanno permesso la realizzazione della stazione di “Reggio Emilia – Mediopadana AV” e che, con l’accesso all’Alta velocità/Alta capacità, vedrebbe crescere ulteriormente opportunità di investimenti e di lavoro, aumentando, ad esempio, con il miglioramento dei tempi di percorrenza dai principali aeroporti italiani, la già elevata propensione all’internazionalizzazione o l’attrattività turistica.
Per rendere realizzabile questo progetto e per garantirne la sua sostenibilità, soprattutto dal punto di vista economico-gestionale, è necessaria l’unità d’intenti di tutte le istituzioni che rappresentano i territori interessati, senza alcuna eccezione.
Ed è a loro che le due camere di commercio chiedono di adoperarsi congiuntamente per il raggiungimento di questo obiettivo. Ad iniziare dai due governi regionali della Toscana e dell’Umbria, che le due Camere di Commercio hanno invitato a formalizzare in tempi brevi, attraverso un apposito atto, il loro comune interesse alla realizzazione di questa opera attivando un rapido percorso di confronto con Rfi anche per la successiva individuazione tecnica della localizzazione della stazione.
La nuova stazione MedioEtruria renderebbe più facilmente accessibili ai turisti i nostri tesori artistici, naturalistici e religiosi, e potrebbe avvicinare le nostre imprese ai mercati di riferimento, ma queste sono solo alcune delle opportunità che la stazione dell’Alta velocità potrebbe offrire alle nostre province.
Un grande progetto di sviluppo in grado di migliorare la qualità della vita nei nostri territori e di favorire il benessere delle persone e delle imprese.