Un’altra piattaforma che prometteva facili guadagni sarebbe a rischio chiusura
Un altro caso di piattaforme di trading online, che promettono facili guadagni, balza agli onori della cronaca umbra. Dopo le segnalazioni e le denunce che hanno riguardato “2139 Exchange” e il suo successivo oscuramento da parte delle autorità, ora a “crollare” e a lasciare molti utenti senza la possibilità di accedere ai propri fondi è “Tost”.
Entrambe le piattaforme sono basate su quello che viene definito lo “Schema Ponzi”, cioè un meccanismo che prevede l’ingresso continuo di nuovi investitori che con i loro capitali devono “finanziare” i prelievi di chi è entrato in precedenza. Un sistema truffaldino destinato a far “piangere” chi si lascia, troppo facilmente, attrarre da facili guadagni.
Ad essere colpiti dalla truffa di “2139” sarebbero stati almeno 50mila umbri; al momento “Tost” non sembra raggiungere certi numeri, anche se si parla comunque di migliaia di persone, in particolare residenti nel ternano. Come si legge in un articolo de Il Messaggero, a firma di Michele Milletti, sembra che stiano iniziando ad arrivare “segnalazioni secondo cui da qualche giorno sarebbero intervenute importanti difficoltà per le operazioni di ritiro dei capitali investiti e anche di supporto”. Un passaggio, come è successo nel caso di “2139”, che “ha annunciato la chiusura della piattaforma e il successivo intervento della Consob”.