La Polizia di Stato ricostruisce una storia di soprusi e violenza domestica
Era stato già colpito da un provvedimento di ammonimento del Questore di Perugia emesso lo scorso dicembre eppure l’uomo, un 46enne incensurato, titolare di un bar di Assisi, non è stato in grado di controllare la sua morbosa gelosia che lo ha spinto a commettere una serie di gravi vessazioni fisiche e psicologiche nei confronti dell’ex moglie, dalla quale ha avuto tre figli.
Grazie all’aiuto degli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Assisi, intervenuti in più occasioni, la donna sopraffatta dalle condotte intimidatorie reiterate dell’ex marito, a gennaio scorso aveva deciso di sporgere formale denuncia.
Dalle informazioni acquisite dai poliziotti è emersa una storia di soprusi e violenza domestica, sofferenza fisiche e morali che hanno avvilito, nel corso degli anni, la personalità della donna. L’uomo aveva di fatto preso il controllo della vita della ex moglie. Monitorava tutti i suoi movimenti, mentre lavorava nel bar di famiglia, dalle telecamere del circuito di videosorveglianza interna. Con le sue minacce l’aveva costretta a isolarsi dagli amici e dai familiari più stretti. La tempestava con continui messaggi e telefonate, la offendeva ripetutamente fino ad arrivare a sputarle e metterle, in più occasioni, le mani addosso.
Lunga e intensa è stata l’attività intrapresa degli agenti del Commissariato, coordinata da due poliziotte che, con passione e tenacia, hanno saputo raccogliere, con la loro costante presenza e sensibilità, un quadro probatorio importante sulla base del quale il GIP ha emesso nei giorni scorsi un’ordinanza cautelare nei confronti dell’uomo. Il 46enne da oggi non potrà più avvicinarsi alla moglie, né contattarla in alcun modo, con nessun mezzo di comunicazione neppure telefonico, né direttamente né per interposta persona.