Si era macchiato di un grave reato di tipo estorsivo
Nei giorni scorsi la Compagnia Carabinieri di Spoleto ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un soggetto già sottoposto ad una misura di affidamento in prova presso una locale comunità dislocata sul territorio di competenza.
Lo stesso, a seguito delle condotte tenute all’interno della struttura, ha portato alla valutazione da parte della Magistratura del ripristino della misura cautelare più grave con la traduzione presso il carcere spoletino.
Il giovane nel passato si era macchiato di un grave reato di tipo estorsivo consumato sul territorio nazionale in altra area geografica.
L’attività di collaborazione dell’Arma con le strutture di riabilitazione dei soggetti autori del reato e l’Autorità Giudiziaria deputata alla valutazione delle condotte tenute dai soggetti durante la fase della sottoposizione alle misure alternative alle misure cautelari in carcere o agli arresti domiciliari, raffigurano in maniera emblematica il modello sinergico istituzionale di come operare per il recupero dei soggetti, ovvero il loro monitoraggio durante l’eventuale riconoscimento delle misure alternative al carcere.
Tali compiti riscontrano il ruolo centrale dell’Istituzione nella provincia, e segnatamente nella cittadina di Spoleto, allorquando i Carabinieri vengono chiamati a segnalare/monitorare eventuali condotte tenute in difformità rispetto alla misura in atto.