Dovranno rispondere di gravi reati, tra cui violenza sessuale
Il prossimo 17 giugno si aprirĂ il processo, con rito abbreviato, nei confronti di due uomini di nazionalitĂ albanese accusati dello stupro di un ragazzo transessuale. L’episodio si sarebbe verificato lo scorso 29 giugno in un appartamento di Sant’Andrea delle Fratte, a Perugia.
Le accuse e la dinamica dei fatti
I due imputati, di 69 e 35 anni, dovranno rispondere di gravi reati, tra cui violenza sessuale aggravata, spaccio di sostanze stupefacenti e sequestro di persona. Secondo le ricostruzioni della Procura di Perugia, il 19enne sarebbe stato adescato all’uscita di un locale notturno con il pretesto di aiutarlo a chiamare un taxi. Una volta giunto nell’appartamento, il giovane sarebbe stato bloccato in una stanza, costretto ad assumere cocaina fino a stordirsi e successivamente abusato sessualmente a turno dai due uomini.
Parte civile e decisioni del giudice
La vittima, assistita dall’avvocato Saschia Soli, è stata ammessa come parte civile nel procedimento. Il giudice per le indagini preliminari (GIP), oltre a disporre il processo con rito abbreviato, ha respinto le richieste avanzate dalla difesa di uno degli imputati, che chiedeva integrazioni investigative e l’audizione di un nuovo testimone.
Prossimi sviluppi giudiziari
Il rito abbreviato, scelto per il processo, consentirĂ uno sconto di pena in caso di condanna, ma non prevede il dibattimento in aula. La sentenza potrebbe arrivare in tempi relativamente brevi. Il caso ha suscitato un forte impatto nell’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza notturna e la tutela delle persone piĂą vulnerabili.
Resta ora da vedere quale sarĂ l’esito del processo e le eventuali condanne per i due imputati, mentre la vittima attende giustizia per quanto accaduto.