Accusato di falso ideologico e somministrazione pericolosa, avrebbe ideato cure dimagranti con psicofarmaci camuffati da rimedi naturali. Una paziente ricoverata in ospedale dopo pochi giorni di trattamento
Presunte cure dimagranti a base di psicofarmaci, prescrizioni per patologie inesistenti e pazienti ignari dei reali contenuti delle pasticche: è finito a processo un medico 72enne, originario di Foligno e operante a Senigallia, accusato di aver somministrato medicinali pericolosi per la salute e di falso ideologico.
Secondo l’accusa, tra il 2017 e il 2018, il medico — anche esperto in medicina estetica — avrebbe ideato una sorta di “cura taglia-peso”, destinata in particolare a donne che cercavano di recuperare la forma fisica dopo la gravidanza o dopo significativi aumenti di peso. Le ricette, formalmente legate a patologie fittizie, consentivano l’accesso a preparazioni galeniche composte da farmaci usati anche in ambito psichiatrico, combinati con elementi naturali come tarassaco e ananas, noti per le proprietà drenanti.
Le indagini sono partite dai carabinieri del Nas. Quattro le prescrizioni finite nel mirino, tutte legate a farmacie di Senigallia incaricate di preparare i composti. Ieri, davanti alla giudice Antonella Passalacqua del tribunale di Ancona, è stata ascoltata un’ex paziente, 38enne di Mondolfo, accompagnata coattivamente in aula. La donna ha raccontato di essere stata ricoverata in gastroenterologia per 20 giorni dopo aver assunto le pillole prescritte per meno di un mese: “Mi aveva detto che erano integratori. Ho iniziato a sentirne gli effetti quasi subito: senso di depressione, pensieri suicidi. Ho perso 18 chili in 20 giorni, ma ho riportato danni permanenti: una malattia congenita che era in remissione si è riacutizzata”.
Il medico, difeso dall’avvocato Gennaro Esibizione, respinge ogni accusa. La sentenza è attesa per il 30 giugno.