Yassin Amri, accusato di aver accoltellato a morte il 23enne Hekuran Cumani dopo una lite nella zona universitaria di Perugia, ha respinto ogni addebito davanti al gip
Ha negato ogni responsabilità nell’omicidio di Hekuran Cumani, il 23enne di Fabriano ucciso con una coltellata al petto dopo una lite avvenuta nel parcheggio della zona universitaria di Perugia.
Davanti al giudice per le indagini preliminari Valerio D’Andria e al sostituto procuratore Gemma Miliani, Yassin Amri, ventunenne residente a Perugia, ha respinto con decisione tutte le accuse formulate a suo carico, ribadendo di non aver colpito nessuno e di non aver avuto con sé alcun coltello.
Durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Capanne, Amri – assistito dal suo avvocato Vincenzo Bochicchio – ha raccontato di essere stato presente sul luogo della rissa ma di essersi allontanato prima che accadesse la tragedia. “Quando me ne sono andato, nessuno era morto. Non so cosa sia successo dopo”, avrebbe dichiarato.
Ha ammesso di aver raccolto da terra un coltello appartenente a un amico, il diciottenne arrestato la settimana precedente per porto di oggetti atti a offendere, ma ha spiegato di averlo impugnato solo per spaventare gli altri e di averlo subito gettato via. “Ero spaventato, non ho colpito nessuno”, ha sostenuto davanti ai magistrati.
Versione, questa, che contrasta con quanto riferito da alcuni amici del giovane, i quali avrebbero raccontato alla polizia che Amri, dopo la lite, avrebbe mostrato un coltello insanguinato dicendo di aver “bucato uno”.
“Si sono inventati tutto, eravamo tutti ubriachi e terrorizzati”, ha ribattuto l’indagato, che ha anche ammesso di aver lasciato i propri pantaloni a casa di un’amica per paura di essere coinvolto e di aver poi buttato il telefonino nel Tevere “solo per panico”, dopo aver appreso della morte di Cumani.
L’avvocato Bochicchio non ha al momento presentato richieste di revoca della misura cautelare, ma ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso al Tribunale del Riesame.
Le indagini della procura proseguono per chiarire la dinamica della lite e individuare con certezza le responsabilità nella morte di Hekuran Cumani.








