Condividevano anche il lavoro, al Testone di Santa Maria degli Angeli, dove Elisa avrebbe dovuto prendere servizio martedì per il pranzo
Continua a far discutere la tragedia avvenuta a Fratticiola Selvatica, che ha visto come vittime due donne, Elisa Scoccia, 39 anni, e Maristella Paffarini, uccise dal marito e padre che poi ha rivolto il fucile verso se stesso.
La 66enne era dipendente della Prefettura di Perugia, dove lavorava come assistente sociale, coordinatrice di progetti per i migranti.
“Mi hanno portato via la cosa più bella che mi sia capitata”.
Il fidanzato di Elisa, Lorenzo, lo scrive sui social, in risposta ai messaggi di cordoglio per la morte della sua compagna.
Lui ed Elisa erano fidanzati da sei anni, vivevano insieme e pensavano al futuro.
Condividevano anche il lavoro, al Testone di Santa Maria degli Angeli, dove Elisa avrebbe dovuto prendere servizio martedì per il pranzo.
I colleghi non vedendola arrivare e non riuscendo a contattarla per telefono, avevano chiamato proprio Lorenzo per avere notizie. Ma anche il fidanzato non riusciva a parlare con la donna. Allora era salito in auto e aveva raggiunto il casolare di Fratticiola Selvatica scoprendo i tre cadaveri nel giardino.
Un duplice femminicidio e il suicidio del presunto autore: la dinamica della strage è chiara. Da accertare, invece, quando la tragedia si sia compiuta.
Alcuni testimoni, infatti, avrebbero riferito di aver sentito dei colpi di arma da fuoco proprio nella mattina di sabato. Dettagli che gli inquirenti continuano a mettere insieme in attesa che altri riscontri possano arrivare dalle autopsie. Ma i sogni si sono infranti dietro ai colpi, presumibilmente, di quel fucile che il padre ha imbracciato per l’ultima volta per fare fuoco contro di lei e la madre, prima di togliersi la vita.