Secondo la ricostruzione della Procura lanciarono sassi e fumogeni contro il mezzo
Sono 18 i tifosi del Grifo citati direttamente a giudizio per i fatti avvenuti la sera del 21 ottobre del 2017, con l’accusa di aver assaltato il bus del Perugia calcio che tornava dalla trasferta a La Spezia.
La sera del 21 ottobre 2017, circa 300 tifosi del Perugia, tra cui numerosi ultras, avevano atteso la squadra di rientro dalla trasferta a La Spezia radunandosi all’esterno dello stadio per poter contestare la sconfitta riportata fuori casa (4-2).
In prossimità dello stadio, il pullman con a bordo i giocatori e la dirigenza era stato accerchiato dai tifosi e fatto oggetto di gravi danneggiamenti. All’esito di approfondimenti investigativi è stato possibile individuare 18 soggetti, dei quali 6 già destinatari di provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, presenti nei pressi dell’impianto sportivo in occasione delle violente proteste.
Secondo la Procura di Perugia avrebbero “in concorso tra loro e con altri numerosi tifosi della squadra Perugia Calcio, con violenze e minacce costretto l’autista dell’autobus dell’Ac Perugia con a bordo i giocatori della prima squadra e lo staff tecnico, ad arrestare la marcia del veicolo, impedendo loro, per dieci minuti circa, di far ritorno verso il parcheggio B1 dello stadio Renato Curi”.
Quella sera, secondo la ricostruzione accusatoria, i tifosi imputati avrebbero, dopo il lancio di un sasso “contro il finestrino del bus operato da una persona non identificata” intimorito “i passeggeri lanciando alcuni fumogeni, sferrando dei calci e dei pugni sulla carrozzeria tanto da causare l’arresto forzato del veicolo”. Tra gli imputati anche alcuni soggetti che erano stati destinatari di Daspo, quindi non avrebbero potuto trovarsi nella vicinanze dello stadio. Anche se è stato eccepito che quel giorno non si era giocato al Curi, quindi il Daspo non aveva validità.