Entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia, per il reato di ricettazione in concorso
Il personale della Polizia di Stato di Perugia, impegnato negli ordinari servizi di controllo del territorio, ha sottoposto a fermo di P.G. due cittadini italiani, rispettivamente classe 1968 e 1996, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia, per il reato di ricettazione in concorso.
Nello specifico, mentre transitavano lungo il raccordo Perugia – Bettolle, in prossimità dell’uscita per Ponte San Giovanni, i due camion – modello betoniera – anticipati da un’auto sportiva, sono stati notati dal personale della Questura in servizio di controllo del territorio che, insospettitosi, ha deciso di fermarli per sottoporli ad un controllo più approfondito.
Dopo aver richiesto l’ausilio di una pattuglia della Polizia Stradale, gli operatori hanno fermato i due camion in una stazione di servizio; l’auto sportiva, invece, ha accelerato repentinamente facendo perdere le proprie tracce.
I due conducenti, apparsi fin da subito nervosi e insofferenti al controllo, sono stati identificati come due cittadini italiani, gravati da numerosi precedenti. Dagli accertamenti sui due mezzi pesanti, è emerso che i due veicoli erano oggetto di furto.
A quel punto, i poliziotti hanno sottoposto i due autisti a perquisizione, attività che ha dato esito positivo nei confronti del 28enne. Infatti, all’interno di uno zaino in suo possesso, gli operatori hanno rinvenuto due mazze lunghe 27 cm., una confezione di collant, e numerosi attrezzi da lavoro, verosimilmente utilizzati per lo scasso.
Sentiti in merito al possesso degli oggetti, i due uomini non sono stati in grado di fornire una motivazione plausibile.
Dopo aver sottoposto a sequestro i due camion, del valore di circa 300.000 euro, e tutto il materiale rinvenuto, i due conducenti sono stati accompagnati in Questura per le attività di rito, al termine delle quali sono stati sottoposti a fermo di P.G. e, su disposizione del Pubblico Ministero, trattenuti presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne.
Il G.I.P., dopo aver convalidato il provvedimento, ha disposto nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.