Tre anni e mezzo di condanna per i dieci mesi di violenze tra il settembre 2016 e il luglio 2017
Condannato l’uomo di origini marocchine accusato di maltrattamenti in famiglia. Tre anni e mezzo di condanna per i dieci mesi di violenze e minacce nei confronti della moglie e dei tre figli. Sofferenze fisiche e morali finché la mamma non ha preso i bambini e li ha portati via da casa.
Per lui l’accusa era inizialmente anche di violenza sessuale, per quegli atti fatti subire alla moglie contro la sua volontà quando tornava a casa anche ubriaco.
Ma il procuratore capo Raffaele Cantone ha chiesto l’assoluzione per questo capo di imputazione e la sentenza quindi lo ha condannato solo per i maltrattamenti.
Gli episodi sono accaduti tra il settembre 2016 e il luglio 2017. Un periodo in cui l’uomo ha insultato e minacciato di morte la moglie, fino a picchiarla a colpi di bottigliate, oltre alle violenze sui figli, contro cui avrebbe usato ciabatte contro le due bambine e aste di plastica e fili elettrici contro il figlio maggiore.