Si sono tenuti ieri sabato 2 Aprile i funerali di Maria Elia, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, a Ponte San Giovanni (Perugia).
Tantissima la gente presente per dare l’ultimo saluto alla 17enne di origini calabresi – residente con i genitori a Balanzano – tragicamnente scomparsa domenica 27 Marzo dopo essere stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è deceduta 36 ore dopo e malgrado i sanitari abbiano fatto di tutto per salvarla.
La chiesa era gremita di persone dai compagni di scuola dell’Istituto professionale Cavour-Marconi-Pascal di Perugia, dove Maria frequentava il terzo anno, di amici e compagni di classe; tutti vicini a papà Gennaro, alla mamma Roberta e la sorella Sonia, che ora chiedono solo di conoscere tutta la verità.
La famiglia, per affrontare le spese legali, ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma online «Eppela», che ieri sera ha superato i 2.700 euro.
Maria Elia, al momento del ricovero non soffriva di patologie pregresse, le ipotesi al vaglio del drammatico episodio avvenuto, sarebbero da attribuire ad un virus influenzale “H1N1 l’influenza suina”, quella stessa che nel 2009 causò una pandemia che ebbe fine soltanto l’anno successivo. Si stanno svolgendo analisi anche su una tossina, riscontrata durante gli accertamenti, che potrebbe essere stata l’elemento fatale che avrebbe annullato le difese immunitarie,
A tale proposito occorre chiarire che l’avvocato Antonio Cozza che assieme al collega Nicodemo Gentile assiste la famiglia di Maria Elia, ha dichiarato “È solo un’ipotesi, non abbiamo visto la cartella clinica. Ai carabinieri abbiamo unicamente riportato ciò che un medico ha riferito al papà “.
Gennaro, il genitore della ragazza, nella sua denuncia, conferma che qualche ora prima della morte un medico lo aveva informato che la figlia era risultata positiva alla febbre suina.
Queste le dichiarzioni del padre al momento del decesso in ospedale della figlia“è arrivata in ospedale con qualche linea di febbre e mal di gola; era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage del medesimo nosocomio, aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse”.
La famiglia chiede di sapere la verità “Travolti da questa tragedia che si è consumata in meno di due giorni, vogliamo solo chiarezza e non puntano il dito contro nessuno”. I genitori di Maria vogliono solo conoscere la verità e, se questa porterà alla luce responsabilità da parte di qualcuno, pretendono giustizia.
Il fatto:
La 17enne era arrivata al pronto soccorso domenica 27 marzo, dove è stata subito intubata e portata in Rianimazione e da questa sala il personale medico sanitario ha svolto tutti gli accertamenti del caso in tempi assai rapidi, e dove è stato fatto il possibile per salvare Maria che, purtroppo, è deceduta 36 ore dopo l’arrivo in ospedale.
A seguito di quanto avvenuto i familiari hanno effettuato una denuncia presso la stazione dei carabinieri di Marsciano, cosa che ha comportato l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
Al funerale ha partecipato anche una folta rappresentanza dell’amministrazione comunale e l’Assessore Luca Merli.