Con loro i vertici della Cgil e rappresentanti delle istituzioni, uniti nel dolore per la scomparsa di Riccardo Coccolini
Ieri mattina, davanti ai cancelli della Sangemcom, a Città di Castello, un gruppo di lavoratori ha effettuato un presidio contro la decisione dell’azienda di licenziare 40 dipendenti. Uno sciopero carico di dolore per la recente scomparsa di Riccardo Coccolini, sindacalista della Fiom Cgil, morto in un incidente stradale a Pierantonio il 29 gennaio scorso.
Ai lavoratori si sono uniti Maria Rita Paggio, segretaria generale Cgil Umbria, Luca Bizzarri, segretario generale Fiom Cgil Umbria, il sindaco Luca Secondi e rappresentanti delle istituzioni locali e regionali. “Abbiamo deciso di mantenere il presidio perché anche Riccardo avrebbe voluto così”, ha sottolineato Maria Rita Paggio.
“Per tutti noi è una giornata di profondo dolore, ma al fianco dei lavoratori proseguiamo nella protesta”, ha affermato Marco Bizzarri. “È una situazione complessa e difficile, perché l’azienda non sembra intenzionata a fare passi indietro sui licenziamenti. Il 7 febbraio, nel prossimo incontro, torneremo a chiedere l’attivazione degli ammortizzatori sociali”. L’offerta con gli incentivi all’esodo della multinazionale francese è stata respinta dalla Fiom-Cgil e giudicata “irricevibile”.
“È inaccettabile che la strada degli ammortizzatori sociali, che darebbero tempo e respiro alle maestranze, non venga percorsa dall’azienda”, ha sottolineato il consigliere regionale Luca Ricci (AVS). “Per questo, come istituzioni e ancora prima come cittadine e cittadini di questa Regione, dovremo essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Sagemcom e fare tutto quanto possibile per tutelare i loro diritti e la loro dignità”, ha aggiunto Ricci.