L’ex imprenditore tifernate deve scontare 4 anni nel Paese delle Aquile
Dopo che la Corte d’Appello di Perugia ha accolto la richiesta di estradizione di Davide Pecorelli in Albania, dove l’imprenditore altotiberino, titolare di un’attività economica anche a Sansepolcro ed ex arbitro della sezione Aia di Arezzo, è stato condannato a quattro anni di reclusione per i reati di truffa aggravata, profanazione di tombe, intralcio alla giustizia, distruzione della proprietà tramite incendio e attraversamento illecito della frontiera, si dice pronto a tornare fin da settembre in Albania per affrontare la giustizia di Puke e correre il rischio del carcere.
Come spiega in un servizio pubblicato da La Nazione, Davide non ne può più di vivere nell’ansia e nell’angoscia, visto che dopo la condanna e il mandato internazionale di arresto, dichiara di non dormire da mesi, sottolineando peraltro il fatto che “in Italia sono stato trattato da cittadino di serie B”.